Napoli, scontri a via Toledo: corteo non autorizzato su Nato e Palestina, tafferugli con la polizia, alcuni feriti

Tensione nel cuore della città dove le forze dell'ordine hanno respinto una cinquantina di attivisti in protesta

La tensione al corteo
La tensione al corteo
di Alessio Liberini
Lunedì 8 Aprile 2024, 18:30 - Ultimo agg. 9 Aprile, 07:04
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Scontri oggi pomeriggio a Napoli su via Toledo, all’ingresso di piazza Trieste e Trento. Un corteo, non autorizzato, con una cinquantina di manifestanti circa, è partito dalla chiesa di Sant’Anna del Palazzo ha raggiunto il centro cittadino, venendo respinto da una violenta carica della polizia.

«Alle 18 saremo  in piazza nei pressi del teatro San Carlo per contestare il concerto della NATO» avevano annunciato i manifestanti in un comunicato.

Momenti di alta tensione dopo l'avanzare del corteo con cori e striscioni contro la Nato e a favore della Palestina.

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«Attivisti disarmati oggi sono stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell'ordine in assetto anti sommossa: i signori della guerra, per la Questura di Napoli e per il dispositivo di sicurezza imposto alla città, non devono essere disturbati da chi prova a dire che se si vogliono costruire processi di pace reali per prima cosa bisognerà fare tacere le armi» hanno infine comunicato i manifestanti.

La manifestazione, promossa in concomitanza con un evento in programma questa sera al Teatro San Carlo di Napoli per l’anniversario dei 75 anni dalla fondazione della NATO, era stata vietata nei giorni scorsi dalla Questura di Napoli.  «Da giorni - denunciano gli attivisti di Potere al Popolo - vanno avanti prescrizioni e intimidazioni atte a limitare gli spazi democratici del dissenso di coloro che si mobilitano contro la guerra. La tensione di questi giorni è culminata in violente cariche a danno del presidio bloccato a Via Toledo. Al momento si contano circa 8 feriti, di cui due colpiti al volto e alla testa». 

Dopo le tensioni gli attivisti si sono poi mossi in corteo verso il rettorato della Federico II, occupato questa mattina a sostegno della popolazione di Gaza

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