Paradosso Anm: mezzi ridotti per Covid
ma così si creano assembramenti

Paradosso Anm: mezzi ridotti per Covid ma così si creano assembramenti
di Alessandra Martino
Mercoledì 22 Dicembre 2021, 13:08 - Ultimo agg. 14:41
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In prossimità delle feste natalizie ancora disagi per i pendolari a Napoli, questa mattina i mezzi pubblici sono al collasso a causa delle riduzioni delle corse e del traffico cittadino.

In particolare l’azienda ANM, ha subito particolari ritardi per i mezzi in superficie e per la Linea 1.  In mattinata i treni circolavano ogni 25-30 minuti creando ritardi per i lavoratori e disagi per i turisti in città per le vacanze natalizie.

È chiaro, che lo scarso numero di mezzi disponibili abbia provocato assembramenti nelle stazioni e nelle fermate dell’azienda. La situazione, purtroppo va avanti da aprile 2020, quando l’azienda ha deciso di dimezzare le corse per evitare assembramenti e di conseguenza diminuire il rischio di contagio da Covid-19.

Il paradosso però è proprio questo, si taglia per evitare il contagio ma questo provoca ancora più assembramenti: «Da quando è cominciata la pandemia, abbiamo messo circa 500 dipendenti in riduzione orario, quindi in cassa integrazione e tagliando le corse gli assembramenti ovviamente sono aumentati.

Per evitare questo bisognava aumentare le corse. Questo è avvenuto anche in pieno lockdown. -ha spiegato Marco Sansone-. Oggi la normativa prevede il riempimento dei mezzi dell’80% ma noi riempiamo il 100%. Proprio per venire incontro le persone che si muovono con i mezzi. C’è stato un momento in cui avevamo una capienza del 20% e noi avevamo il dovere di non fermarci e saltare le corse quando si raggiungeva il numero prestabilito.  Oggi abbiamo 220 autisti in più ma il problema sussiste perché abbiamo la riduzione delle corse c’è ancora».

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“Non è possibile aspettare qui sotto mezz’ora, io sono nettamente in ritardo a lavoro. Ma anche i turisti che sono in città per fare una passeggiata, tutto questo non è normale. Una persona anziana se si sente male qui sotto a chi chiede aiuto”, denuncia una pendolare.

«La linea 1 è una questione cronica si è perennemente in attesa dei treni nuovi che dovevano arrivare già un anno fa. Ieri hanno completato la formazione 30 macchinisti e 19 sono stati promossi e che potranno supportare i nuovi treni e le rispettive corse. -ha raccontato il sindacalista di USB, Campania-.  Noi auspichiamo che questi treni arrivino ed evitare, finalmente, quelle vergogne sotto le stazioni anche per i turisti. Noi stiamo rilanciando questa città ma poi i mezzi non funzionano e non possiamo garantire un buon servizio quando arrivano».  

La situazione non è migliore per quanto riguarda i bus dell’azienda che circolano in citta, mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini:

«Siamo in attesa del bus ma forse è il caso camminare a piedi», racconta una signora in attesa del bus R2.

A confermare i disagi della città il sindacalista di USB, Marco Sansone: «Oggi è una giornata particolare, dove i mezzi pubblici stanno soffrendo. In particolare i mezzi in superficie a causa del traffico prenatalizio che c’è e la carenza dei trasporti perché l’azienda ha ben pensato di ridurre i mezzi in superficie anche in prossimità delle feste natalizie».

Per il 2022 la nuova amministrazione, in diverse occasioni ha annunciato l’aumento di corse e mezzi che permettessero di favorire il trasporto pubblico:  

«Questa è una bufala. Innanzitutto perché per dare una velocità commerciale in un periodo in cui la città è rovinata: basti pensare ai continui cantieri aperti in città, è improponibile. -ha detto Sansone-.  Per quanto riguarda il servizio, invece:noi abbiamo ancora la riduzione del servizio legata al Covid. Ad aprile 2020 noi abbiamo tagliato le linee che collegavano zone di periferia e sommate ad altre linee e tutto questo, chiaramente ha provocato ancora più attese».

Di conseguenza, non resta che avere altra pazienza e auspicarci che la situazione possa realmente cambiare nel 2022.

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