San Giovanni a Teduccio, Manfredi incontra Jorit: «Smontiamo la parete per salvare il murale di Maradona»

In campo il Comune di Napoli per la rinascita artistica collettiva all'interno del quartiere

Apre il cantiere del Bronx
Apre il cantiere del Bronx
Venerdì 2 Febbraio 2024, 11:16 - Ultimo agg. 17:09
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Oggi, venerdì 2 febbraio, sono ufficialmente iniziati i lavori per l'abbattimento delle palazzine nel «Bronx» di San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli. In particolare, i primi locali ad essere demoliti saranno box auto, depositi e rimesse. 

È noto ormai, che la demolizione - che prevedrà anche l'eliminazione dei quattro iconici murales di Jorit - ha suscitato numerose critiche e opposizioni. 

Una delle motivazioni è che le due opere dell'artista partenopeo hanno dato nuova luce alla zona e conferito una forte valorizzazione culturale al quartiere, attirando, tra l'altro, numerosi turisti.

L'eliminazione, dunque, viene vista come una vera e propria perdita per San Giovanni a Teduccio e per l'intera città. 

Per questo è stato aperto un tavolo di confronto per rendere Taverna del Ferro un quartiere destinato ad accogliere nuove forme di arte pubblica da inserire a pieno titolo nel progetto di rigenerazione urbana.

È l’idea del sindaco Gaetano Manfredi dopo l’incontro con l’artista Jorit per la salvaguardia del murale di Maradona, parte essenziale non solo dell’iconografia di Taverna del Ferro, ma significativa per l’intera città.
 
Il tavolo si inserisce nel processo partecipativo già messo in atto dal Comune e che ha visto il coinvolgimento degli abitanti, sia nella fase di demolizione del murale attuale (nella stecca lato Vesuvio), che avverrà al termine del cantiere (2027), sia nella fase di realizzazione di una nuova opera dedicata a Maradona nel nuovo quartiere. Il coinvolgimento diretto dei residenti è, infatti, una priorità per il sindaco Gaetano Manfredi e per l’assessore all’Urbanistica Laura Lieto, che hanno da sempre messo al centro di tutto il progetto le esigenze del territorio e dei suoi abitanti.

La decisione di abbattere le due stecche deriva da un’attenta e approfondita valutazione legata a motivazioni strutturali ed energetiche, oltre che dal confronto proficuo e costruttivo con gli abitanti del quartiere, che hanno fortemente reclamato l’abbattimento delle due grandi strutture a favore di un modello di quartiere alternativo, con spazi dalle dimensioni contenute e unità di vicinato a misura di abitante.

La scelta di conservare il murale di Maradona in sito si rivela, in questo senso, tecnicamente complicata ed economicamente onerosa, in quanto l'opera è realizzata su una parete non intonacata e per preservarla si dovrebbe rinunciare alla costruzione di 40 abitazioni previste dal progetto di riqualificazione. L’idea è quindi di studiare lo smontaggio della parete attuale e la ricostruzione della nuova opera dedicata a Maradona sempre nel quartiere ma in un luogo diverso. 

Considerato il grande valore simbolico che il murale porta con sé, l’idea è costruire attorno all’icona di Maradona un ciclo artistico di rinascita collettiva, allo scopo di fare fronte pienamente al bisogno dei cittadini di accedere finalmente alle nuove residenze, e di rifondare l’immaginario di Taverna del Ferro rafforzando il legame con la figura di un calciatore simbolo per Napoli. 

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Per questi motivi, il sindaco si è impegnato a coinvolgere Jorit nel nuovo progetto artistico di San Giovanni a Teduccio, raccogliendo la sua disponibilità a trovare soluzioni praticabili nell'interesse del percorso di rigenerazione urbana del quartiere.

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