Maradona, murale al Bronx di Napoli Est: incontro in Municipalità con Jorit

La vicesindaca Lieto ha illustrato i piano di rigenerazione urbana

L'incontro in Municipalità
L'incontro in Municipalità
di Alessandro Bottone
Lunedì 25 Marzo 2024, 18:49 - Ultimo agg. 19:19
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Una panoramica a tutto tondo sui progetti di rigenerazione urbana a Napoli Est. La vicesindaco Laura Lieto parla al Consiglio della VI Municipalità illustrando obiettivi e tempi per avviare e concludere i piani finanziati con il PNRR ma interviene anche sulle tante questioni irrisolte per il vasto territorio che abbraccia i quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio.

L'esponente della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi, che ha la delega all'urbanistica, ha preso la parola nell'aula di via Atripaldi partendo dall'ambizioso programma di Taverna del Ferro, l'ampia area posto a ridosso del parco Troisi di San Giovanni. Con 106 milioni si abbatte completamente il cosiddetto Bronx e si realizzano 350 nuove abitazioni disposte in edifici da quattro o sei piani. Attualmente l'impresa sta demolendo i garage e sta smantellando l'ex impianto sportivo. Contestualmente si opera nella conferenza dei servizi: si attende, infatti, l'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza vista la prossimità alla costa. Entro fine maggio, assicura la vicesindaca, si partirà con la realizzazione dei nuovi edifici.

Alla seduta del Consiglio municipale ha preso parte anche Jorit, autore dei quattro grandi murales sulle palazzine che saranno completamente abbattute. Invitato a parlare dal presidente Sandro Fucito, lo street-artista si dice contento del lavoro del Comune affinché si possa tutelare l'opera di Maradona che ha acceso un faro su Taverna del Ferro e che è diventata punto di riferimento per turisti e appassionati di calcio.

Sul murale che ritrae il "pibe de oro" si è espressa anche la Lieto che annuncia una perizia con la quale si sta valutando il suo destino: esso potrebbe essere riprodotto o trasferito e, in ogni caso, sono previsti altri spazi per interventi di arte urbana nel nuovo "rione" che nascerà sulle ceneri delle due "stecche".

Intanto si lavora anche in via Isidoro Fuortes, strada al confine tra Ponticelli e Barra, per rimuovere amianto e terreno contaminato dallo spazio in cui sorgeranno le nuove palazzine per i residenti dei "bipiani". Dopo Pasqua dovrebbe arrivare il collaudo di tale operazione e, a seguire, l'avvio delle demolizioni delle fondazioni dei prefabbricati abbattuti una ventina di anni fa. Un passaggio fondamentale riguarda la verifica archeologica con la necessità di realizzare alcuni sondaggi da portare a termine entro metà aprile.

Mentre prosegue la progettazione il Comune ha intanto pensato al destino degli attuali occupanti "sine titulo" del Bronx e delle "casette" in amianto alle spalle di via De Meis: le famiglie che occupano gli alloggi, infatti, potranno beneficiare del programma particolare approvato dalla giunta Manfredi che consente di "scavalcare" un comma del regolamento regionale per l’assegnazione di case popolari, esattamente quello che vieta di consegnare case a coloro che hanno alle spalle situazioni di irregolarità. Si parte, come evidenzia la Lieto, dai censimenti realizzati dalla polizia municipale supportati dagli stessi residenti e si guarda a un percorso di tre anni con i quale gli assegnatari saranno sottoposti a un monitoraggio per valutare la regolarità contributiva. Per lavorare le pratiche di oltre novecento famiglie - nel "pacchetto" c'è anche un progetto del quartiere Scampia - il Comune costituirà un apposito ufficio subito dopo l'estate.

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Si rigenera anche il lotto 10 di Ponticelli. Nei giorni scorsi è stato allestito il cantiere per recuperare gli spazi ai piedi delle palazzine di via Scarpetta che saranno al centro di lavori per un miglioramento sismico ed energetico: nuovi infissi, impianti di riscaldamento, barriere per l'isolamento dal caldo e dal freddo e altri lavori da eseguire senza il trasferimento degli abitanti. E nuovi spazi per le famiglie: campetti, verde e una casa di comunità per i più anziani. Si attende, dopo le imminenti festività, il progetto esecutivo e, ad aprile, si parte con i lavori negli edifici. Il nodo è quello della tutela degli spazi all'aperto che saranno riqualificati dopo i danni registrati negli ultimi anni: si immagina il coinvolgimento dei residenti con la previsione di forme di affido così da evitare vandalizzazioni e situazioni di forte degrado.

Il Consiglio di Napoli Est ha ascoltato la denuncia e la preoccupazione di alcuni residenti di Vigliena che, da diverse settimane, chiedono spiegazioni sulle attività di bonifica di un'area del porto e, in particolare, sul ritrovamento di sacchi contenenti materiale pericoloso, poi rimossi dopo le segnalazioni, a ridosso della centrale elettrica. Una giovane residente ha chiesto alla vicesindaca di fare chiarezza sulla vicenda e di includere cittadini e comitati nel percorso per la bonifica degli spazi di Napoli Est. In risposta la Lieto ha evidenziato l'impegno dell'amministrazione per una "operazione trasparenza" sui piani di bonifica del SIN Napoli Orientale specificando che la maggior parte delle aree sono di proprietà di privati o grandi complessi industriali. Altresì, ha annunciato una mappatura aggiornata delle operazioni previste e un incontro pubblico che possa dare informazioni precisa su tempi, costi e modalità degli accordi già fatti.

La discussione si è poi concentrata su altre situazioni. Cittadini e diversi consiglieri, infatti, hanno chiesto alla vicesindaca di far luce sul recupero del Forte di Vigliena, ridotto a rudere degradato, e di lavorare per l'eventuale riqualificazione del sottopasso di via Fuortes, dimenticato da anni nonostante l'utilità. Al centro del dibattito anche le condizioni dell'ex centro polifunzionale di piazza detta Bisignano a Barra e di altre strutture finora negate alla collettività. L'ente di prossimità ha approvato un ordine del giorno per immaginare una "galleria" a cielo aperto di arte urbana per attirare l'attenzione di residenti e turisti così da valorizzare storia e bellezze dei tre quartieri. Una sfida ulteriore rispetto a quella della rigenerazione urbana.

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