«Senza medici restano solo i miracoli», flash mob degli specializzandi al Duomo

«Senza medici restano solo i miracoli», flash mob degli specializzandi al Duomo
Martedì 21 Aprile 2015, 19:19 - Ultimo agg. 19:26
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“Senza medici restano solo i miracoli”, questo lo slogan dei giovani medici di Napoli che questa mattina hanno marciato dai Policlinici “Federico II” e “Sun” fino al sagrato del Duomo, incamiciati e armati di striscioni e megafoni, inscenando una protesta davvero singolare. “Chiedere che qualcuno, e il ministro in particolare, si preoccupi seriamente del nostro futuro e della nostra formazione ormai è diventato come chiedere una grazia”, dichiarano i rappresentanti del Sigm (Società Italiana Giovani medici), che ha provveduto all’organizzazione della protesta in collaborazione con il Comitato Aspiranti Specializzandi.



Gli specializzandi protestano per la mancata emanazione del secondo bando nazionale per l’accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche.



«Il 2014 è stato un anno che doveva segnare una vera rivoluzione nelle modalità di accesso alle suddette scuole, in quanto per la prima volta si provvedeva ad organizzare un concorso su scala nazionale e non più regionale; tuttavia le criticità che hanno contrassegnato l’organizzazione e lo svolgimento delle prove dell’anno scorso, hanno generato numerosissime perplessità circa la serietà e il livello di programmazione con cui il Miur si preoccupa della formazione della futura classe medica» dichiara uno dei manifestanti.

E aggiunge: «I partecipanti dell’anno scorso hanno aspettato che il bando fosse promulgato per oltre un anno, tra innumerevoli rinvii e proteste; i “numeri” peraltro sono stati quantomeno allarmanti: quasi 12000 partecipanti per appena 5500 contratti messi a disposizione del Ministero. L’esubero è spaventosamente preoccupante e mette in luce la totale assenza di capacità programmatica del Ministero dell’Università>.



Infine conclude: «Lo scenario oggi è spaventosamente simile a quello pregresso: l’emanazione del bando, inizialmente prevista per il 28 febbraio 2015, ha già subito un primo slittamento, identificando come nuova scadenza il 30 aprile. Ad oggi tutto tace. Non si conosce il numero di contratti di formazione che il Ministero intenderà riservare ai giovani professionisti, né il modo in cui ha eventualmente ritenuto di risolvere le contraddizioni della fase organizzativa. Le soluzioni e i solleciti inoltrati al Ministro dalle organizzazioni che oggi sono scese in piazza non sono mai state prese in seria considerazione. I medici continuano ad aspettare che qualcuno scandisca le date del proprio futuro, con l’angoscia di chi, dopo aver portato a termine i propri studi tra mille sacrifici, è consapevole di star sprecando tempo prezioso per una disorganizzazione ingiustificata e impensabile per un Paese che voglia mettere i propri giovani al pari di quelli di tutta Europa».



Per tutte queste ragioni i giovani medici sono scesi in strada a Napoli e in contemporanea nelle altre città d’Italia inscenando un flash-mob che è proseguito con la lettura del giuramento di Ippocrate a voce univoca.



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