Targhe auto, lo scandalo della mega truffa agli automobilisti

La denuncia dell'avvocato Angelo Pisani: pronto a difendere le vittime

Auto sequestrate, denuncia dell'avvocato Pisani
Auto sequestrate, denuncia dell'avvocato Pisani
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 18:46
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«Mentre oltre 1500 automobilisti truffati dai ignari delinquenti e beffati dalla motorizzazione di Napoli sono destinati a trascorrere a piedi le  festività natalizie si accendono i riflettori sulla mega truffa delle targhe, l’avvocato napoletano Angell Pisani lancia un appello al ministro Salvini per la tutela degli acquirenti in buona fede di tali veicoli, al fine di consentirne la circolazione anche salvo cauzione o tasse inevase

Da Napoli una targa-truffa da circa 15 milioni di euro su oltre 1.500 auto di lusso: via ai ricorsi delle vittime per chiedere giustizia e danni, organizzati anche in un comitato per costituirsi parte civile nel relativo processo penale alle porte. In campo l'avvocato napoletano Angelo Pisani che difende le vittime.

«Migliaia  di cittadini hanno comprato vetture con prezzi medi oltre 50.000 euro, ma poi - dice l'avvocato - si sono visti fermare dalla polizia,  controllare e bloccare le targhe e sequestrare le auto ora ferme con rischi di diventare ferri vecchi. Inutili tutte le richieste di chiarimenti e soluzioni stragiudiziali per la totale chiusura della motorizzazione napoletana di fronte alle istanze degli automobilisti vittime inconsapevoli è così partita la battaglia legale guidata dall’avvocato angelo pisani che difende il comitato delle vittime targhe pazze alla ricerca di giusti rimborsi e danni».

«Dopo due anni da incubo, gli oltre 1.500 automobilisti di tutta italia non vedono ancora la luce in fondo al tunnel, con le loro vetture sotto sequestro e inutilizzabili. La storia inizia a gennaio 2022, da quando comprano auto di lusso (con prezzi medi di 50.000 euro) da alcune concessionarie e poi anche usate da privati ignari di vendere  un veicolo inutile».

«Non si tratta di veicoli  “normali”, - aggiunge Pisani - ma provenienti da mercati esteri (detti d’importazione parallela) su cui tanti acquirenti hanno puntato, con un’operazione che appariva perfettamente lecita .

A inizio 2023, però, durante uno dei numerosi controlli su strada, le Forze dell’ordine fermano una di quelle auto e, in seguito a una verifica istantanea tramite database, scoprono come la targa e carta di circolazione siano tra quelle 1500 segnalate dalla motorizzazione di napoli, che in realtà le ha diffuse e messe in circolazione tramite un’agenzia fantasma, come  falsi, inesistenti e da bloccare. La motorizzazione napoletana ha rilasciato, almeno ufficialmente, circa 1.500 di queste targhe per veicoli poi risultati illeciti facendo scattare il blocco ostativo di tutte quellestesse targhe. Segue il sequestro dei mezzi da parte della Polizia, coi proprietari lasciati a piedi».

«Prezzo allettante. Alcuni clienti sono stati risucchiati nella tagliola, attratti da prezzi forse un po’  più bassi rispetto a quelli di mercato. Proposti da concessionarie senza scrupoli, che per fare concorrenza sleale hanno comprato le auto all’estero (perlopiù in Germania) con documentazione sospetta e forse senza versare l’Iva del 22% in Italia. A spanne, manca Iva per circa 15 milioni di euro su 1.500 auto di lusso. Per passare inosservati, i venditori professionisti si sono avvalsi di una pseudo agenzia di consulenza automobilistica di Volla, che ha estratto dal cilindro targhe e carte di circolazione false,aggirando anche la motorizzazione partenopea che però evidentemente , almeno,  non ha controllato tempestivamente quanto avveniva bloccando solo dopo la truffa quando che il guaio già era fatto. A dare contorni ancora più oscuri alla vicenda, - dice l'avvocato - il fatto che l’agenzia, che indisturbata ha ritirato tramite la motorizzazione oltre 1500 targhe, in realtà non  opera più da tre anni. Lo specifica il ministero delle Infrastrutture con la nota 147810/2023 di cui siamo venuti in possesso: l’attività “risulta cessata, come da Determina della Città Metropolitana di Napoli numero 8322 del 15 dicembre 2020».

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«È la paralisi. Se l’auto fosse stata immatricolata originariamente in Italia, per la nuova targa basterebbe cancellare quella vecchia e presentare una seconda volta i documenti originali. Qui però siamo in presenza di vetture “battezzate” da Motorizzazioni estere, che non ristampano i documenti di un veicolo immatricolato altrove. E comunque, la targa andrebbe cancellata anche presso il Pra, dopo l’ok di un giudice. Risultato: il blocco ostativo permane nel sistema informatico del ministero delle Infrastrutture anche se tante auto circolano e ancora si vendono usate ad ignari acquirenti perché ad ora e da libretto sono perfettamente regolari . 
A inizio 2023, le vittime hanno allora cercato una soluzione, chiedendo di poter annullare in autotutela la consegna delle targhe false, così da farsi consegnare quelle nuove, pronte a pagare anche le tasse evase da altri , ma la Motorizzazione di Napoli s’è opposta ed oggi solo il Ministro può gestire questo mega scandalo e garantire tutela per le vittime in buona fede». 

Sono nati diversi filoni. A difendere i truffati, più legali. Particolarmente attivo l’avvocato Angelo Pisani, che anche sui social ha spiegato come tramite ricorsi intenda in primo luogo far recuperare i soldi pagati ed investiti dai clienti nelle auto: 50.000 euro di media. In più, mira al risarcimento danni, perché gli acquirenti non hanno potuto circolare e svolgere le abituali mansioni quotidiane, pagando tasse e assicurazioni oltre spese di garage e manutenzione . «Si agisce su tre binari al Tribunale di Napoli affinché questo smentisca la Motorizzazione di Napoli, o meglio punisca tutti i responsabili senza danno e beffa per gli automobilisti, ammetta la ritargatura e consenta alle auto di circolare». Infine, tramite procedimento alla Procura della Repubblica, il legale punta a costituirsi parte civile per risarcimento dei danni anche da parte della stessa motorizzazione. Stando all’avvocato, infine, i cittadini titolari di quelle auto «hanno effettuato acquisti in perfetta buona fede, essendo del tutto ignari della frode e di quanto un sistema ben rodato da anni lucrava in violazione di legge. Non possono pertanto vedersi addossare nessuna responsabilità né si può parlare di incauto acquisto (articolo 712 del Codice penale), in quanto il prezzo della vettura rispettava le quotazioni di mercato per i mezzi provenienti da mercati esteri, non suscitando sospetti anche alla luce del rilascio ti targhe e libretti di circolazione perfettamente regolari». 

Infine c’è un Ricorso al Tar contro i procedimenti e l’operato della motorizzazione che a tutt’oggi non punisce i malfattori ma solo i malcapitati acquirenti dei veicoli con le targhe dello stato italiano . A dare sostegno alle vittime, anche il deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi e Sinistra), il quale ci dà notizia che alcuni truffati hanno presentato un ricorso alla prima sezione del Tar della Campania contro il no della Motorizzazione: obiettivo, cancellare quel provvedimento, dare il via all’annullamento in autotutela delle targhe e ottenere nuove immatricolazioni. Come ci ha spiegato il politico partenopeo in linea con l’azione dell’avvocato pisani anche presidente dell’associazione Noiconsumatori , inoltre, “la magistratura dovrebbe intervenire per veder ripagare i truffati dei danni subiti, e far luce sul modo di operare della Motorizzazione di Napoli, poco collaborativa”.
Siamo in presenza di un’evasione diretta dell’Iva da parte di concessionarie senza scrupoli, tali da danneggiare sia quelle operano nel rispetto delle regole sia gli acquirenti”.

Ma particolarmente attivo l’avvocato Angelo Pisani sui social ha spiegato che non è possibile che la motorizzazione non abbia almeno copia dei documenti di questi veicoli per poterli regolarizzare anche ripagando la tassa o una sanzione  e come anche tramite ricorsi contro le concessionarie intenda ottenere  due rimborsi: il prezzo dell’auto più il risarcimento dei danni, perché gli acquirenti non hanno potuto circolare e svolgere le abituali mansioni quotidiane.

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