Napoli, ambasciatori, magistrati e avvocati in tribunale per la festa della donna

L'incontro si è tenuto oggi presso la sala Metafora del tribunale di Napoli

L'incontro presso la sala Metafora del tribunale di Napoli
L'incontro presso la sala Metafora del tribunale di Napoli
Venerdì 8 Marzo 2024, 16:29
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“Non una di meno, codice rosso: strategie, prevenzione, protezione ed Empowerment delle donne vittime di violenza”: questo il tema della tavola rotonda che si è tenuta oggi presso la sala Metafora del tribunale di Napoli organizzata dalla sezione territoriale Campania del centro studi Rete nazionale forense e dall’Ordine avvocati.

Sono intervenuti il presidente del Coa Immacolata Troianiello, il consigliere tesoriere Nathalie Mensitieri, Annarita Patriarca della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, il presidente del tribunale di Napoli nord Pierluigi Picardi, il Procuratore aggiunto Raffaello Falcone, l’ambasciatrice dell’Angola in Italia Fatima Jardim e l’ambasciatore in Italia del Burundi Ernest Ndabashiuze.

«Sono la prima donna presidente dell’Ordine avvocati – ha detto Troianiello - e sottolineo che da subito la politica del Consiglio è stata sempre indirizzata per colmare le diversità di trattamento tra uomini e donne che si riflettono in ambito lavorativo e reddituale.

Diventa quindi indispensabile e insostituibile una completa sinergia con tutte le istituzioni per bilanciare questi evidenti squilibri».

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Nel suo intervento, il tesoriere Mensitieri, soffermandosi sulla violenza di genere ha spiegato che «il numero di violenze subite dalle donne non è degno di un paese civile. Il percorso per garantire equità deve essere completo, la risposta giudiziaria non può rappresentare una soluzione perché spesso, quando arriva la sentenza del giudice, è troppo tardi. Bisogna fare opera di prevenzione iniziando essenzialmente dalle famiglie e dalle scuole. Il mio augurio é che proprio dalle aule di questo tribunale, ogni giorno, possa partire un segnale di forte speranza e di profondo rispetto per tutte le donne».

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