Vaccini ai bambini 5-11 anni: «Dal 22 dicembre somministrazioni anche nelle scuole»

Vaccini ai bambini 5-11 anni: «Dal 22 dicembre somministrazioni anche nelle scuole»
di Emiliano Caliendo
Giovedì 16 Dicembre 2021, 15:14 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 07:15
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All’Istituto Comprensivo Vittorino da Feltre di San Giovanni a Teduccio si è tenuto oggi il primo “Open Day” dedicato alla campagna di vaccinazione destinata ai bambini in fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni. La scuola, diretta dalla preside Valeria Pirone, è stata la prima in provincia di Napoli a rendersi disponibile ad un’iniziativa del genere in collaborazione con il distretto 32 dell’Asl Napoli 1, garantendo la possibilità della vaccinazione anche agli alunni di altri istituti della zona. Ed è stata proprio una bambina di un’altra scuola, Flavia, 8 anni, proveniente da San Giorgio a Cremano, a sottoporsi alla prima vaccinazione della giornata (con dose pediatrica Pfizer) accompagnata dai genitori Daniela e Ferdinando. La piccola, tenendo ben stretta il suo orsacchiotto di peluche “Bruschetta”, ha dimostrato grande calma al momento della puntura, in misura assai maggiore di tanti adulti che nei mesi scorsi si sono vaccinati nei diversi hub della città.

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La mattinata è trascorsa senza particolari intoppi grazie ad un’organizzazione perfetta che ha adibito la palestra, almeno per un giorno, ad hub vaccinale: la fila è ordinata, i tempi di attesa brevi. Inoltre è stato ingaggiato un servizio di animazione per bambini per rasserenarli sia prima dell’inoculazione, che dopo in fase di osservazione. Per ogni dose di Pfizer somministrata ad ogni piccolo è stato regalato un giocattolo come premio. «Il primo impatto con le famiglie – spiega la preside Pirone - non è stato positivo.

C’è stata poi una giornata informativa venerdì scorso tenuta da due esperte, la dottoressa Tesorone, responsabile del centro vaccinale del Bosco di Capodimonte e una pediatra di libera scelta, la dottoressa Ungaro. Queste hanno saputo rasserenare le famiglie con gli strumenti giusti. D’allora abbiamo riscosso un’adesione crescente e in salita». Sugli attacchi ricevuti via web da truppe di no vax la preside afferma «di non sentirsi toccata minimamente» anzi li ringrazia «per il clamore dato all’iniziativa». Infine Pirone aggiunge che «la scuola è disponibile anche a trasformarsi in hub vaccinale pediatrico permanente se dovesse servire».

Ha plaudito all’iniziativa il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che si è recato alla Vittorino da Feltre accompagnato dall’assessore regionale alla Scuola, Lucia Fortini. «Dobbiamo ringraziare la dirigente scolastica, il personale medico del distretto che ci sta accompagnando in questa campagna», afferma De Luca. «Il nostro compito – ha aggiunto  - è quello di spiegare alle famiglie e alle mamme che la vaccinazione anticovid è sostanzialmente la stessa cosa di quella obbligatoria contro la poliomielite e il tetano per bambini ancora più piccoli. Questo è il messaggio che deve passare per superare mesi di disinformazione che hanno determinato la preoccupazione delle famiglie». Il governatore ha annunciato inoltre un potenziamento della campagna vaccinale per la terza dose che si avvarrà anche delle scuole «a partire dal 22 dicembre, quando inizieranno le festività natalizie». Sui numeri di adesione alla campagna vaccinale pediatrica, circa 5.000 prenotazioni (non obbligatorie) a fronte di una platea di 388mila baby candidati vaccinabili, De Luca chiosa puntando il dito «sul maggior senso di protezione delle famiglie del Sud, senza voler usare la parola mammismo». 

A commento dell’ordinanza regionale del 15 dicembre che vieta il consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche il governatore ricorda che «l’obiettivo è impedire la chiusura di scuole e attività economiche» per cui non ci si può permettere «10 giorni di follia tra Natale e Capodanno con feste e festini senza mascherine in cui ci si scambiano bottiglie di birra o super alcolici. È chiaro che in quel caso a metà gennaio dovremo richiudere tutto. Con un po’ di senso di responsabilità, invece, potremo avere delle feste serene». Sul nodo dei controlli che saranno in capo alle forze dell’ordine e ai corpi di polizia municipale dei comuni, per quanto riguarda la città di Napoli, De Luca si dice «tranquillo rispetto alla precedente amministrazione». Su Capodanno e Natale infatti De Luca ricorda il filo diretto con l’assessore alla sicurezza e alla legalità del Comune di Napoli, Antonio De Iesu, «pronto a mettere in piedi un servizio di vigilanza di grande efficienza nelle strade della movida». «Dire "facciamo la festa in piazza però controlliamo" significa prendersi in giro. A Capodanno non si controlla niente» tuona però il governatore concludendo che «i controlli saranno efficaci se si chiuderà qualche attività commerciale che ha deciso di non rispettare le regole. In altri paesi, come in Spagna, il consumo di alcol di fronte ai negozi è vietato già normalmente, ben prima del covid. Si tratta di un obiettivo di civiltà prima ancora che sanitario».

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