Giornate Fai per la riscoperta delle bellezze: dallo stadio di Antonino Pio al caveau del Mann ecco tutti i tesori svelati | Foto e video

Giornate Fai di primavera. Stadio Antonino Pio
Giornate Fai di primavera. Stadio Antonino Pio
di Eduardo Improta
Sabato 19 Marzo 2016, 16:17
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Pozzuoli. Grazie alle giornate FAI di Primavera si riscoprono le bellezze archeologiche dell’area flegrea. Lo Stadio Antonino Pio a Pozzuoli, la Piscina  Mirabilis e il Castello di Baia, sono i siti flegrei scelti dal Fondo Ambiente Italiano, sono stati preso d’assolto da tanti visitatori. Le Giornate FAI di Primavera sono una festa nazionale dedicata ai beni culturali, un'occasione per scoprire luoghi solitamente chiusi al pubblico.
 


Lo Stadio Antonino Pio è un prezioso esempio di architettura “alla greca” del II secolo dopo Cristo. La sua costruzione rientrava infatti tra le iniziative sostenute dall’imperatore Antonino Pio per celebrare la memoria del suo predecessore Adriano, morto a Baia nel 138. Qui si svolgevano giochi periodici di tipo greco, ricordati dagli autori antichi col nome di "Eusebia", e comprendevano gare sia ginniche che musicali e poetiche.

A Napoli, invece, grande successo per l'apertura straordinaria della biblioteca dei Girolamini e della sezione "Sing sing" del caveu del Museo Archeologico Nazionale (clicca qui e guarda le foto di Sergio Siano). «La Biblioteca dei Girolamini è un tesoro di Napoli pienamente restituito alla fruizione della cittadinanza per quello che ha sempre rappresentato: un luogo di studio e di approfondimento, oltreché che un attrattore culturale di incredibile bellezza». Lo ha dichiarato il sottosegretario ai beni culturali e al turismo Antimo Cesaro, che oggi, in occasione della Giornate Fai di primavera, vi si è recato in visita, «a testimonianza della grande attenzione che il MiBACT riserva alla seconda più antica Biblioteca d'Italia». Lo scorso gennaio infatti il ministro Franceschini ha deciso di dotarla di una direzione autonoma e di accorparla al Polo museale della Campania. Inoltre sono stati stanziati ulteriori 600mila euro per la messa in sicurezza delle sale storiche e il completamento dei lavori di impiantistica. «Alle spalle l'ignobile sfregio subito ormai cinque anni fa - ha proseguito Cesaro - la giornata di oggi rappresenta una pagina nuova per i Girolamini. Insieme ad esponenti dello Stato, professori, magistrati, forse dell'ordine, politici, dirigenti dell'amministrazione pubblica, erano presenti tanti giovani studenti che si sono riappropriati, anche simbolicamente, di questo meraviglioso luogo di cultura.
L'auspicio è che torni presto ad essere, come lo era secoli fa, un centro di studio di fama europea dove i nostri ragazzi possano coltivare la propria passione per le scienze umanistiche e costruirsi un futuro professionale».


 

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