Con sentenza n. 241, depositata oggi, la corte costituzionale - fanno sapere dalla Regione Campania - ha respinto il ricorso proposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri avverso la Legge regionale della Campania, che ha istituito presso i distretti sanitari delle Asl il servizio di psicologia di base a sostegno dei bisogni assistenziali emersi durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Secondo quanto previsto dalla legge regionale, le attività saranno assicurate da psicologi liberi professionisti in rapporto convenzionale nell'ambito di ciascuna aziende sanitarie locali a livello dei distretti sanitari di base, con il compito di sostenere ed integrare l'azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e saranno finalizzate a:
a) intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso;
b) intercettare i bisogni di benessere psicologici che spesso rimangono inespressi dalla popolazione;
c) organizzare e gestire l'assistenza psicologica decentrata rispetto ad alcuni tipi di cura;
d) realizzare una buona integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e della salute mentale di secondo livello e con i servizi sanitari più generali;
e) intercettare e gestire le problematiche comportamentali ed emotive derivate dalla pandemia Covid 19.
«Il via libera della corte costituzionale alla legge della Regione Campania che ha istituito presso i distretti sanitari delle Asl il servizio di psicologia di base - dice il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca - consente di innalzare qualitativamente i servizi di assistenza sanitaria della Campania.