Costanzo Jannotti Pecci presidente dell'Unione industriali di Napoli: «Apriamo il porto turistico agli yacht»

«I top player del business approdano a Mergellina per motivi di privacy e di security»

Costanzo Jannotti Pecci presidente dell'Unione industriali di Napoli
Costanzo Jannotti Pecci presidente dell'Unione industriali di Napoli
di Valerio Iuliano
Domenica 18 Giugno 2023, 09:00 - Ultimo agg. 19 Giugno, 11:25
4 Minuti di Lettura

I grandi yacht non possono più approdare nel porto turistico di Mergellina. Da quest'anno, la Capitaneria di Porto non concede più l'autorizzazione all'attracco per le imbarcazioni superiori ai 75 metri. L'arrivo a Napoli di grandi personaggi come Spielberg e Jennifer Lopez è, dunque, vietato. «Le conseguenze della mancata autorizzazione - spiega il presidente dell'Unione industriali Costanzo Jannotti Pecci - sono tante. Si ha la sensazione che a Napoli i superyacht non debbano arrivare. Sembra addirittura che non desti interesse il piacere che può avere un magnate ad approdare nella nostra città. Nello stesso tempo, non ci si preoccupa di quale possa essere la soluzione. Eppure la fama di una città come Napoli cresce proprio quando arrivano queste persone. Napoli sta diventando un grande attrattore internazionale dal punto di vista turistico. Se vogliamo che questa città torni ad essere una tappa irrinunciabile per i viaggiatori internazionali, non possiamo porre limiti ai superyacht».

E in che modo si può risolvere?
«Se i superyacht non possono attraccare a Mergellina, è necessario stabilire in quale altro porto possano attraccare.

L'attuale leader della Capitaneria, che si trova a Napoli da anni, non deve trincerarsi dietro a questi meccanismi. Il precedente Ammiraglio Faraone aveva disposto in sicurezza l'ingresso per navi da diporto fino a 100 metri. Confindustria ha il diritto di essere ascoltata e gli altri hanno il dovere di rispondere».

La Capitaneria quali motivazioni ha addotto per la mancata autorizzazione?
«I grandi yacht renderebbero più difficoltoso per i natanti in arrivo la vista di un fanale. Tuttavia, fino a tutto il 2022, le autorizzazioni sono state concesse anche dall'attuale vertice e non si è mai verificato il minimo incidente, né tale improvvisa scoperta era stata mai addotta come motivazione per il diniego. E poi c'è anche un'altra domanda».

Quale?
«Se il motivo è la sicurezza, mi chiedo: per vent'anni si sono ignorate le regole? Oppure, più semplicemente, c'è chi, nell'ambito di una valutazione discrezionale orientata dal buonsenso, ha ritenuto di assumersi le proprie responsabilità di vertice apicale di un organismo che ha anche funzioni di controllo, ritenendo insussistenti rischi sostanziali e consentendo così al territorio di non perdere notevoli opportunità di promozione e di business, destinate tra l'altro a incrementarsi, vista la crescita potenziale della città, attesa nel prossimo futuro. Ed ora i proprietari degli yacht, anziché approdare a Napoli, andranno a fare investimenti in porti più accoglienti. Voglio ricordare che nel porto turistico di Mergellina sono approdati, negli ultimi anni, gli yacht di tanti personaggi celebri».

A chi si riferisce?
«Sono moltissimi. Dall'ad di Lvmh Bernard Arnault, ai primi posti della classifica dei maggiori patrimoni al mondo secondo Forbes, al leader di Amazon Jeff Bezos, da Barry Diller, proprietario dei marchi Expedia.com e TripAdvisor ai fratelli britannici di origine indiana David e Simon Reuben. Sono tutti top manager giunti a Napoli per turismo d'affari».

Può fare qualche esempio?
«Attraverso la catena alberghiera di lusso Belmond, Lvmh ha acquisito l'hotel Caruso di Ravello. Mentre Reuben Brothers ha acquisito il controllo dell'hotel La Palma di Capri. Infine, la famiglia Ruffini, proprietaria di Moncler, ha acquisito, tramite Archive S.r.l., il 47,5% della pizzeria Concettina ai Tre Santi».

Le intenzioni dei proprietari degli yacht sono evidenti.
«I top player del business approdano a Mergellina per motivi di privacy e di security. Sulle loro imbarcazioni si svolgono meeting di decine di persone, lontani da occhi indiscreti».

Quali sono le ricadute sul territorio?
«Per Napoli e la Campania il risultato diretto, in termini economici, è quantificabile in decine di milioni di investimenti. Ma c'è anche un beneficio indiretto. Insieme coi maghi dell'imprenditoria e della finanza, sono arrivati a Mergellina anche artisti di fama mondiale come Jennifer Lopez e Steven Spielberg, che hanno contribuito a rilanciare l'immagine di Napoli come nuovo polo dell'industria dello spettacolo e della cultura, su scala internazionale».

Come pensate di risolvere il problema?
«Se dovesse persistere una linea di condotta dei vertici della Capitaneria che non lascia spazio al dialogo e che non spiega le ragioni della diversità di comportamento rispetto al passato, l'Unione industriali sottoporrà la questione ai più alti livelli istituzionali. Le ragioni dell'economia non possono essere sacrificate a vantaggio di una burocrazia attenta alla forma più che alla sostanza». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA