Gomorra a Napoli Est, consigliere contro la serie tv per rischio emulazione: «Fermate le riprese»

Gomorra a Napoli Est, consigliere contro la serie tv per rischio emulazione: «Fermate le riprese»
di Alessandro Bottone
Martedì 19 Gennaio 2021, 17:33 - Ultimo agg. 20:48
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No alle riprese della serie tv Gomorra nella periferia orientale di Napoli. É la richiesta che arriva dall'avvocato Stefano Marzatico, consigliere della VI municipalità del Comune di Napoli. L'esponente di Forza Italia crede sia opportuno non autorizzare altre riprese della produzione Sky tra le strade dei quartieri di Napoli Est. La seguitissima serie tv racconta le dinamiche della camorra nella città di Napoli e, in più occasioni, ha generato dibattiti e polemiche sui rischi di emulazione da parte dei giovanissimi.

«Gomorra è oramai diventata un pericoloso fenomeno sociale ed emulativo: ciò credo sia dovuto anzitutto alla durata ed al fatto che non si palesa mai una vittoria dello Stato», afferma Marzatico che spiega: «Farla sul nostro territorio - che ha reali problemi di criminalità organizzata - comporta, com'è ovvio, fenomeni emulativi soprattutto nella fascia di adolescenti, evidentemente affascinati da quel mondo». «È, inoltre, un marchio perpetuo che rende vano il lavoro delle associazioni e delle forze dell'ordine: lavoro volto non solo a contrastare il fenomeno mafioso ma anche a sensibilizzare i giovani su tematiche così complesse» argomenta il consigliere di Napoli Est. 

Marzatico ha chiesto al presidente della municipalità di convocare una seduta di consiglio monotematica così da discutere sul rilascio delle autorizzazioni da parte degli uffici del Comune di Napoli e per invitare l'amministrazione centrale a non concedere luoghi pubblici della città per altre riprese.

Dunque, ha chiesto ufficialmente che il consiglio municipale «prenda una posizione di chiara denuncia politica o comunque adotti tutte le misure necessarie per fermare le riprese di Gomorra».

C’è un punto da tener presente: il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, in più occasioni ha pubblicamente ribadito che è contrario alla censura. «Da sindaco non dirò mai no a una ripresa di un film» aveva detto nel 2015 rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un parere proprio su Gomorra e il rischio di emulazione. «Che il sindaco de Magistris sia contrario alla censura di una serie come Gomorra è una contraddizione in termini: rammento quando in campagna elettorale urlava con veemenza che la camorra la si combatte soprattutto con i simboli» afferma l'avvocato Marzatico che aggiunge: «Forse sottovaluta il fenomeno ma lo comprendo: chi non vive in certi territori non ha reale contezza di cosa sia la micro e macro criminalità. La forza della criminalità organizzata è enfatizzata soprattutto dai simboli di potere e ricchezza. Togli loro la visibilità nei media e avranno perso il consenso» sottolinea l’esponente locale di Forza Italia. 

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Tra discariche, luoghi abbandonati e degrado Napoli “offre” diverse location appetibili per le riprese di questo genere di serie televisive. «Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio - argomenta l'avvocato Marzatico - sono diventate zone di assoluto degrado sociale e strutturale: un processo regressivo dovuto a chiare responsabilità politiche di chi amministra questa città da oltre dieci anni e forse anche prima. Tuttavia Napoli est non è solo degrado: è riscatto sociale, lotta alla dispersione scolastica, lotta alla criminalità organizzata, eccetera. Mi farebbe piacere vedere serie tv che esaltino tutto ciò al fine anche di creare fenomeni emulativi, questa volta, positivi» evidenzia il consigliere municipale.

Per le riprese della serie tv Gomorra sono stati concessi diversi luoghi pubblici della periferia orientale nel corso degli ultimi anni. Tra questi, proprio in queste settimane, anche quelli dell'ex fabbrica Corradini a San Giovanni a Teduccio. Alla società Cattleya, produttrice della serie tv Gomorra, è stato concesso, per i prossimi giorni, l'utilizzo delle strade che sottopassano il Centro Direzionale di Napoli così come già avvenuto nei primi giorni di dicembre 2020.

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