Lorenzo Capobianco è il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Napoli

Lorenzo Capobianco è il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Napoli
Mercoledì 12 Ottobre 2022, 16:55
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Si è insediato nella serata del 11 ottobre, nella sede di piazzetta Matilde Serao a Napoli, il nuovo consiglio dell’ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Napoli e provincia per il quadriennio 2022/2026.

Dopo il passaggio di consegne con il presidente uscente Leonardo Di Mauro, è stato nominato, all’unanimità, il nuovo esecutivo che vede in Lorenzo Capobianco, cinquantenne napoletano, professore universitario al dipartimento di architettura e disegno Industriale dell’università Luigi Vanvitelli, il nuovo presidente dell’ordine.

Salvatore Visone è il nuovo vicepresidente, Sofia Tufano e Marco Borrelli ricoprono rispettivamente le cariche di segretario e tesoriere dell’ordine. A Paolo Pisciotta (che non fa parte del nuovo consiglio) è stata attribuita la carica di presidente onorario. Il resto del consiglio, proveniente per intero dalla lista Valore +, che si è aggiudicata tutti i quindici seggi disponibili, è composto da: Marianna Amato, Emma Buondonno, Raffaella Celone, Antonio Cerbone, Antonio Coppola, Sirio Giametta, Ferdinando Giampietro, Francesca Natale, Giovanni Panico, Francesco Varone e Aniello Tirelli.

Dichiara il neo presidente: «La volontà e la fiducia espresse con tanta chiarezza dagli elettori sono, per noi, la base del senso di grande responsabilità e coesione che dovrà orientare le azioni dei prossimi quattro anni di questo consiglio dell’ordine. Il lavoro che ci attende deve partire dall’efficientamento e dall’implementazione dei servizi offerti agli iscritti, concentrarsi sulle politiche a tutela del valore e della dignità della professione e promuovere costantemente la centralità del progetto di architettura nel dibattito e nella cultura delle nostre città.

Obiettivi ambiziosi raggiungibili solo attraverso il contributo e la partecipazione di tutti gli iscritti alla costruzione della nostra nuova casa, quella di tutti gli architetti, le cui fondamenta sono il senso di comunità e l’orgoglio dell’appartenenza».

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