Paolo Cannavaro, chiacchiere pasquali dal sofà cinese e consigli a distanza: «Io resto a casa»

Paolo Cannavaro dalla Cina: chiacchiere “Pasquali” dal sofà e consigli a distanza #IoRestoACasa
Paolo Cannavaro dalla Cina: chiacchiere “Pasquali” dal sofà e consigli a distanza ​​ #IoRestoACasa
di Salvio Parisi
Lunedì 13 Aprile 2020, 11:32 - Ultimo agg. 11:54
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Pasqua & Pasquetta in Coronavirus: si cammina verso la «fase 2», ma è ancora tempo di casa e Dpcm.

Un’altra virtuale «chiacchierata da sofà a sofà», stavolta decisamente distante ed emblematica.

Incontro al telefono con uno sportivo di rango, Paolo Cannavaro, attualmente impegnato in Cina col fratello Fabio, al timone del coaching per il Guangzhou Evergrande, la squadra di Canton nella Super League cinese.
 
 

Allora Paolo,
Prima ancora dell’Italia, la Cina ha insegnato e sta tutt’ora indicando la via d’uscita al mondo per terapeutizzare con fermezza e perseveranza le conseguenze del contagio e le restrizioni disagevoli che stiamo vivendo.
Dicci in breve com’è stata la tua quarantena in Cina, che oggi è nella cosiddetta «fase 2» (verso la quale qui in Italia auspichiamo di avviarci).

Sì, qui è stata davvero rigida, ma temo sia la via più risolutiva.
Noi viviamo in un residence e in quarantena ognuno era tenuto a rilevare la propria la temperatura due volte al giorno, inviando foto della misura a un centro raccolta e controllo dati. Per pranzo e cena in una lista di food store o ristoranti facevamo gli ordini on line o telefono: prodotti e pietanze venivano sterilizzati all’uscita dal ristorante, ri-sterilizzati all’entrata nel condominio e infine lasciati dal servizio delivery fuori la nostra porta, mentre la reception ci avvertiva dell’avvenuta consegna: nessun contatto sociale. A termine quarantena ci hanno ri-effettuato il tampone e, una volta negativo, forniti di un vero e proprio “documento di circolazione” da esibire ad ogni eventuale controllo.
 
Se tutti qui in Italia, specie noi napoletani, riusciremo a mantenere una condotta rispettosa, tenendo duro ora più che mai tra le mura domestiche, cosa dobbiamo aspettarci dopo, in termini di autodisciplina e regole private e pubbliche, se è possibile un paragone col tuo “isolamento casalingo”?
Bhè… a dirti il vero, noi avevamo un divieto assoluto di uscire e io ero diventato maniacale per l’igiene, contro la polvere, il disordine: lotta all’ultimo granello e all’ultimo acaro, una specie di “Mister Sterilize”!
 
La tecnologia in queste settimane ci sta aiutando e allo stesso tempo ci sta tenendo uniti e in compagnia: web e social, quanto e quando?
Ho un mio punto di vista a riguardo, specie per l’uso dei social network. È vero, benvenuta tecnologia per informarci e aiutarci, avvicinarci e tenerci in contatto globale. Ma proprio web & social sono sempre più spesso la culla di allarmi incontrollati e diffusi, presunte panacee e soprattutto una miriade di strumentali fake news che disorientano gli utenti, distorcono l’informazione reale, provocano cattive reazioni di massa e purtroppo finiscono per deviare tanti comportamenti.
 
Videochiacchierate su instagram, allenamento su skype e videoparty su facebook: qual è il tuo mood?
Durante la quarantena il mio “escape” erano le lunghe videodirette notturne (data anche la differenza di fuso orario) con amici, tifosi o addetti ai lavori in Italia: al di là del piacere di raccontarci e trascorrere del tempo in buona compagnia e ironia, ho avuto però l’opportunità di descrivere l’andamento e i metodi di restrizione e contenimento qui in Cina in anticipo rispetto alla «fase 1» dell’Italia. Questa cosa, in particolare, ha riscontrato grande interesse e utilità, stando a quanto ho saputo e osservato in seguito circa le reazioni e il comportamento di tante persone a cui sono arrivati le mie informazioni e raccomandazioni.
 
Parliamo di tv e musica:
quali sono le tue preferenze televisive “in trasferta”?
Bhè… date le severe restrizioni sulla trasmissione televisiva locale, nel mio tempo libero ho optato per i film e le serie tv: ad esempio avevo scaricato e finalmente ho riguardato con piacere tutta, ma proprio tutta la serie di Gomorra.
dal tuo jukebox del cuore quale musica ti viene di ascoltare di più in questi giorni da laggiù?
La musica è la colonna sonora delle mie giornate: ho un ampio folder musicale e ascolto davvero di tutto, soprattutto a seconda dell’umore o del momento fisico; passo dai classici nostrani, all’hip hop o la disco, alla cumbia argentina (…un’eredità di Lavezzi) e persino qualche giusto neomelodico…
 
L’Italia “ai tempi del Corona” cucina, impiatta e mangia e noi di Napoli siamo cultori delle tradizioni nella Settimana Santa!
Lì a Canton cosa preparerete e metterete a tavola oggi, giorno di Pasquetta?
Allora, devi sapere che nel nostro team abbiamo un cuoco tricolore, anzi… “azzurro”, quindi in questo senso per questa Pasqua & Pasquetta ci stiamo sentendo veramente a casa: salumi, ricotta salata, salsiccia & friarielli, casatiello, pastiera, colomba e abbiamo persino trovato le fave fresche!
 
Questa nuova Italia unita dimostra solidarietà, attiva movimenti di volontariato, iniziative di crowdfunding per strutture ospedaliere e donazioni per i “nuovi” bisognosi col “paniere” («chi può metta, chi ha bisogno prenda») o la “spesa pagata”.
Proprio qualche giorno fa leggevo una lettera di encomio per i napoletani e tutti gli italiani che stanno facendo tantissimo per aiutare strutture sanitarie e indigenti, così mi sono fatto portavoce di un’ampia raccolta fondi con un gruppo di amici e siamo riusciti ad approvvigionare al momento oltre 1.500 famiglie in seria difficoltà di cibo e generi di prima necessità. Ma non dobbiamo fermarci: l’altruismo è un dovere, non un’opzione sentimentale.
 
Il tuo ritorno a Napoli alla fine di questo tsunami: la prima cosa che di certo farai sarà abbracciare tutta la famiglia e gli amici del cuore! …E la seconda?
…Vero, la prima cosa sarà abbracciare la mia famiglia. La seconda? …Riabbracciare la mia famiglia! E la terza, riabbracciarla ancora. Non immagini quanto mi mancano mia moglie e i miei tre figli…
 
E ora per concludere qualche tuo suggerimento o rimedio per mitigare l’ansia da Covid-19 e “dribblare” il clima lento di queste giornate domestiche.
Questo virus è implacabile, ha stravolto i nostri criteri di vita: è importante imparare a guardarcene ma non ad averne timore. Massima igiene e sterilizzazione, misure e comportamenti responsabili, rispettosi e disciplinati. Ma questo non deve privarci di tempi dedicati al relax, agli hobby e la cultura fisica. E chi più di me può testimoniarlo e raccomandarlo?
 
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