Teatro Trianon Viviani di Napoli: una settimana spettacolare, tra comicità, musica e jazz

I tre spettacoli si svolgeranno giovedì, venerdì e domenica e racchiudono generi e stili diversi, per un intrattenimento a 365 gradi

Maria Angela e Marianna Robustelli
Maria Angela e Marianna Robustelli
Martedì 27 Febbraio 2024, 15:09
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​Tre gli appuntamenti della settimana al Trianon Viviani, tra comicità, musica cantautoriale e jazz degli anni ’40, secondo quella varietà di offerta artistica che è la cifra della programmazione del teatro pubblico di Forcella, curata da Marisa Laurito‎.

Si inizia giovedì, 29 febbraio, alle 21.00, con una nuova proposta di «stand up comedy»: Daniele Tinti protagonista del suo nuovo spettacolo «Crossover». Quindi, nel week end, si torna alla musica: venerdì 1° marzo, alle 21.00, Dario Sansone, frontman dei Foja, debutterà con il suo ensemble nel concerto teatrale«Santo Sud». Infine, sabato 2, alle 21.00, e domenica 3 marzo, alle 18.00, Maria Angela e Marianna Robustelli racconteranno in musica, con «Blues velvet. As Neapolitan jazz dream», la storia e i sogni di due sorelle figlie dell’emigrazione partenopea in America. Per l’occasione le protagoniste invitano il pubblico a partecipare con un «dress code» anni ‘40, indossando un abbigliamento o comunque un accessorio dell’epoca.

Nel dettaglio:  il Trianon Viviani è la tappa napoletana di Daniele Tinti e il suo ‎‎«Crossover».‎ Il nuovo tour del comico romano fa sèguito allo spettacolo «Dilemma» e alla partecipazione a diversi programmi televisivi di Comedy central, Rai2 e Amazon Prime video, nonché «a Tintoria», il primo ‎comedy podcast, registrato con Stefano Rapone, che ha totalizzato milioni di visualizzazioni in ‎oltre 150 puntate.‎ Nel nuovo “live show”, sempre con il suo stile irriverente, Tinti trova il filo conduttore della risata tra le ‎esperienze più profonde, significative, tragiche e divertenti della vita ai giorni nostri, a partire dall’ambientalismo, ponendosi e ponendoci tutta una serie di interrogativi: il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente ci distraggono dalla fine del mondo?, Se morissimo tutti sarebbe davvero così ‎male? Ed è possibile ridere di tutto questo?. 

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Dario Sansone ensemble in «Santo Sud», invece, presenta un uomo e il suo amore per la città.

Questa città è il ‎Sud, porta per l’inferno, ma anche paradiso e testimonianza dell’esistenza di Dio attraverso le ‎sue bellezze. Una città madre, amante, amica, sorella, che, come in ogni rapporto, è anche in grado ‎di deludere, ferire, far male e lasciare nel cuore solo il desiderio di allontanarsi, alla ricerca di ‎nuovi stimoli spirituali, nuove facce e nuovi colori.‎ Il protagonista, dopo aver cantato l’amore per la sua città e il dolore che questo ‎comporta, capirà che il viaggio non finisce mai. È un continuo ritorno al punto di partenza, a ‎quando ci si innamora per la prima volta, sempre in cerca del proprio Santo Sud.‎ Con Dario Sansone, alla voce e alla chitarra, nonché regista di questo concerto teatrale, sono in scena Marco Sica (violino), Pierluigi D’Amore (contrabbasso), Ubaldo Tartaglione (plettri) e Pasquale ‎Benincasa (percussioni). La voce è di Federica Altamura.‎ Le sculture sono di Sigarra. Le coreografie di ‎Funa. Il suono è curato da Stefano Formato, le luci da Gianluca ‎Sacco. L’aiuto regia è Alessio Aronne. 

Infine, Maria Angela e Marianna Robustelli che interpretano in «Blues velvet. As Neapolitan jazz dream» Lola (Marianna) e Billie (Maria Angela), due sorelle nate nel sobborgo di Taylor street a Chicago, figlie dell’emigrazione, cresciute ascoltando le interpretazioni e le storie di nonna Dolores (Maria Addolorata), interpretata da Adriana De Amicis. La nonna, orfana, era fuggita da ragazzina nel 1929 dalla miseria di un quartiere popolare di Napoli, arrivando come clandestina in America, ricca solo della sua chitarra, di tante canzoni da non dimenticare e della voglia di cantare. I ricordi di Dolores sono per le due ragazze l’unico legame con le loro radici culturali ed emotive che alimenteranno il loro sogno di diventare due star e tornare a Napoli da dive. In questo spettacolo – presentato in una nuova versione inedita dopo il debutto nel 2015 – la musica e il teatro si mischiano, con la Canzone napoletana che si fonde con il blues e i ritmi del jazz e della musica da ballo della comunità italo-americana del dopoguerra: «Era de maggio» diventa «May is back», Passione è «Passion», «A vucchella» è «A pretty lovely kiss» e «Uocchie c’arraggiunate», «Black eyes». Per coinvolgere anche il pubblico in questa ambientazione negli anni ‘40, Maria Angela e Marianna invitano gli spettatori a condividere il «dress code» dell’epoca.  La drammaturgia, la regia e le scene sono firmate da Maria Angela Robustelli. Arrangiamenti di Marianna Robustelli e del direttore musicale polistrumentista Salvatore Torregrossa (pianoforte, fisarmonica, percussioni, ukulele, chitarra, synth e mandolino). Gli altri musicisti partecipanti sono Nico Sommese (fiati), Antonello Buonocore (basso e contrabbasso) e Pasquale Ferraioli (percussioni). Creazioni video di Luigi Tammaro. Realizzazione di costumi e valigie carillon Valeria Tavassi, anche regista assistente, e Anna Stabile. Light designers Gianluca Sacco e Maria Tavassi. Direttore di scena Andrea Chianese. 


 



 

 

 

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