Metodo che, in sintesi, consiste in un regime alimentare iperproteico basato sulla decottopia – ovvero la terapia delle dieci piante, che favorirebbe la chetosi verde.
Regimi così si portano solitamente dietro un mare di adepti, ma anche di polemiche. Senza entrare nel merito, né tantomeno nella polemica, c’è chi però auspica alimentazioni molto differenti.
Emiddio Di Maggio, biologo e nutrizionista napoletano, dice la sua: «Il consiglio è di acquisire un approccio sostanzialmente diverso al cibo: alla luce dei molteplici studi che evidenziano come le proteine animali siano veri e propri carburanti per le cellule cancerogene e come i vegetali siano invece ricchi di proprietà nutritive, è necessario un cambiamento radicale nella nostra attuale alimentazione».
E aggiunge, sfatando un mito: «Purtroppo la dieta mediterranea non basta. E non è neppure un caso che l’abuso di prodotti industriali e cibi raffinati coincida tanto spesso con l’insorgenza di intolleranze e malattie. Via libera dunque, soprattutto nei cambi stagionali e nei periodi caldi, a frutta fresca e verdure crude di stagione - evitando le primizie (dietro le quali spesso si celano prodotti surgelati)».
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