Napoli, Jorit all'instituto Giordani-Striano: «Bisogna dar modo ai ragazzi di realizzarsi»

Napoli, Jorit all'instituto Giordani-Striano: «Bisogna dar modo ai ragazzi di realizzarsi»
Lunedì 6 Giugno 2022, 17:13
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Grande entusiasmo e standing ovation per Jorit oggi nella sala Nitti dell’istituto tecnico Giordani-Striano di Napoli, guidato da Elena de Gregorio, dove il noto street artist ha partecipato alla giornata conclusiva del progetto «Rigth between the eye, guardare l’impegno scolastico con altri occhi», realizzato dalla sua Fondazione nell’ambito della misura «Scuola Viva 4» della Regione Campania. L’evento, scandito dalle riflessioni sul tema «L’incertezza del futuro» ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, della dirigente regionale referente del progetto Manuela Capezio, e di Ilaria Vitale, referente della «Fondazione Jorit». Il progetto, varato nel 2020, ha ipegnato una ventina di studenti nell’apprendimento laboratoriale delle tecniche della street art (murales), imparando intanto ad esprimere le proprie emozioni e a condividerle per scoprire come la diversità sia una risorsa preziosa capace di arricchirli, di far emergere il loro talento, di aprire a nuove certezze. Molto apprezzate le diverse tele e il murales realizzato all’interno dell’edificio, raffigurante il volto del famoso chimico Francesco Giordani, opere realizzate dagli studenti guidati, con tecniche di apprendimento cooperativo particolarmente inclusive e indicate allo scopo, dalla professoressa Tiziana Barilà, referente d’Istituto per il progetto, e dallo street artist della Fondazione Jorit, Corrado Teso. La centralità del messaggio nell’arte, l’arte come libera riflessione e la libertà di espressione, sono stati i temi di un confronto-dibattito che ha letteralmente entusiasmato gli studenti che, al termine dell’evento, hanno voluto salutare gli ospiti, emozionandoli, con una eccellente esibizione canora di “Essere umani” di Marco Mengoni, un messaggio chiaro e forte sul valore dell’inclusione. Esprimendo la propria gratitudine a quanti hanno reso possibile la realizzazione del progetto, la dirigente scolastica Elena de Gregorio ha tenuto a rimarcare: “Anche questo è fare scuola, ma che sia una scuola nuova dove ai nostri ragazzi sia data l’opportunità di realizzarsi, oltre che con l’apprendimento delle discipline, anche con la scoperta dei propri talenti”.

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