Napoli-Salerno chiude la liena e a Pompei salta la Tav

Ieri è arrivata la conferma ufficiale di Trenitalia

La livrea del Frecciarossa per Pompei
La livrea del Frecciarossa per Pompei
di Francesco Gravetti
Giovedì 16 Maggio 2024, 23:08 - Ultimo agg. 17 Maggio, 11:35
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L’innesco lo ha dato il presidente Eav Umberto De Gregorio. Nello spiegare l’esigenza di chiudere una linea della Circumvesuviana ha parlato di «esigenze di manutenzione straordinarie, simili a quelle previste spesso anche da Rfi». E poi ha portato come esempio la chiusura, in estate, della tratta tra Castellammare e Napoli della cosiddetta «linea storica», quella che collega Napoli a Salerno. E così, forse involontariamente, ha avvalorato una preoccupazione che serpeggiava da parecchio tra i pendolari e che peraltro era già stata messa nero su bianco un mesetto fa, quando era apparsa sulla carta dei servizi di Trenitalia per la regione Campania.

Ieri, è arrivata la conferma ufficiale di Trenitalia (non Rfi, come aveva detto De Gregorio): la circolazione ferroviaria sarà effettivamente sospesa dal 4 luglio al 2 settembre tra le stazioni di Napoli San Giovanni-Barra e Torre Annunziata Centrale-Castellamare di Stabia e nei periodi dal 4 al 6 luglio e dal 28 al 30 agosto anche tra le stazioni di Torre Annunziata Centrale e Nocera Inferiore. Niente corse per tutta l’estate, dunque. Una mazzata per migliaia di viaggiatori che dalla provincia di Salerno e dalla fascia costiera del Vesuviano prendono i treni di questa linea per raggiungere il capoluogo partenopeo.

Certo, proprio per ridurre al minimo i disagi Trenitalia ha scelto i mesi caldi, quando il pendolarismo inevitabilmente cala. Ma se tanti vanno in ferie, molti altri hanno comunque bisogno del treno per andare a lavorare anche in estate. Si pensi a quelli del settore della ristorazione e del turismo in generale, tanto per fare un esempio.

Alta velocità 

E poi ci sono proprio loro, i turisti, che comunque verranno penalizzati. Sia perché la «linea storica» viene usata anche da molti visitatori, sia perché la chiusura della tratta costringerà inevitabilmente a fermare il collegamento Alta velocità che ogni domenica porta gente da Roma direttamente a Pompei. Un servizio, felice intuizione del governo e del ministro Gennaro Sangiuliano, che ha incrementato di parecchio i flussi turistici verso la Città antica. Trenitalia fa sapere che l’interruzione servirà ad effettuare «lavori di manutenzione straordinaria e potenziamento infrastrutturale». Si tratta di interventi improcrastinabili per una linea sgangherata che, da tempo, ha bisogno di essere rimessa a nuovo e che spesso finisce nella bufera.

I disagi non mancano mai. Dallo scorso 20 gennaio a causa di una frana tra Vietri sul Mare e Salerno è interrotta la tratta tra Nocera Inferiore e Salerno. Nel 2021, invece, il traffico ferroviario fu a lungo sospeso, sempre tra Napoli San Giovanni Barra e Torre Annunziata, a causa di un edificio privato pericolante.

Ma basta spulciare le pagine social animate dai pendolari per rendersi conto dei problemi quotidiani, i ritardi, i disservizi.

Il piano 

Intanto Trenitalia corre ai ripari e annuncia misure per cercare di mitigare i disagi. Il collegamento verso Pompei, per coloro che viaggeranno a bordo di Frecciarossa, sarà garantito con un FrecciaLink che parte dalla stazione Alta velocità di Napoli Afragola e sarà diretto sia a Pompei sia a Sorrento. Una soluzione che dovrebbe comunque consentire ai turisti provenienti da Roma e dal nord dell’Italia di raggiungere le ambite mete balneari e archeologiche della provincia partenopea in tempi ragionevoli. Peraltro, è persino superfluo ricordare che il servizio del Frecciarossa per Pompei è attivo da meno di anno, ma che la città mariana, come pure la penisola sorrentina, era raggiunta da milioni di persone anche ben prima. E poi da quelle parti il turismo non si limita ai mesi caldi, ma prosegue ben oltre.

Sarà un’estate travagliata, insomma, ma poi con l’autunno tutto dovrebbe tornare come prima. Per i pendolari, invece, la faccenda è decisamente pià complicata: alcuni treni regionali e metropolitani saranno deviati su percorsi alternativi o limitati nelle stazioni di Napoli San Giovanni-Barra, Torre Annunziata Centrale o anche Nocera Inferiore. Sarà predisposto, inoltre, un servizio alternativo con bus sulle tratte interrotte.

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Ma qui Trenitalia avverte: «I posti disponibili sui bus in circolazione, che aumenteranno i loro tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale, possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio». Insomma, il tragitto sarà anche lo stesso, ma tra un treno e un bus la differenza c’è, eccome. E per i bus arriva anche il monito di Agostino Ingenito, presidente Abbac (associazione Bnb, affittacamere e case vacanze): «Temiamo che questa interruzione possa favorire il proliferare di pulmini abusivi, pronti a caricarsi pendolari e turisti. Non sarebbe certo una buona notizia, per i nostri territori già pieni di macchine e intasati dal traffico».

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