Ragazza invalida presa a calci e pugni dal titolare a Milano: chiedeva di essere pagata. «Mi chiamava araba di m...»

L'aggressione si sarebbe protratta per diversi minuti, alla presenza di altre tre ragazze: una di loro ha chiamato il 118

Ragazza invalida presa a calci e pugni dal titolare a Milano: chiedeva di essere pagata. «Mi chiamava araba di m...»
Ragazza invalida presa a calci e pugni dal titolare a Milano: chiedeva di essere pagata. «Mi chiamava araba di m...»
Giovedì 11 Gennaio 2024, 20:04 - Ultimo agg. 20:30
3 Minuti di Lettura

Picchiata dal datore di lavoro solo per aver chiesto di essere pagata. Una ragazza di 23 anni, invalida, ha denunciato le violenze del suo ex titolare a cui aveva chiesto semplicemente di poter ricevere l'ultima busta paga. I fatti, accaduti a Milano, risalgono all'8 gennaio. A raccontare la storia è Fanpage.it.

La giovane racconta di essere stata contattata su LinkedIn dall'azienda New Home Solution Srl ad agosto 2023: dopo il colloquio, nel quale ha informato il titolare della sua invalidità, è stata assunta.

La 23enne, infatti, soffre di «Epilessia Criptogenica focale, Sondrome di sjogre primaria sistemica» e rientra nella fascia protetta prevista dalla legge 68/99.

Roma, ragazzo picchiato per un cellulare a Laurentina: arrestato uno straniero, in fuga i due complici

La vicenda 

I problemi sono iniziati presto. La ragazza afferma di aver lavorato «in nero» per il primo mese, poiché il suo contratto sarebbe cominciato solo ad ottobre e non a settembre come inizialmente pattutito. A novembre tutto precipita: dopo il periodo di prova di due mesi, la giovane viene licenziata. «Secondo il suo dire - ha denunciato la 23enne - lavoravo male e avevo sempre malesseri che inventavo, pur sapendo ed essendo a conoscenza fin dall’inizio delle mie disabilità. All’inizio dell’attività lavorativa, invece, ricevevo solo complimenti elogiando le mie doti lavorative, mentre nell’ultimo periodo ricevevo degli insulti dopo magari aver sbagliato qualche pratica dandomi della zo**** e tr**, pronunciando frasi quali araba di m****».

L'aggressione

Dopo aver rifiutato la proposta di continuare a lavorare in nero, la ragazza ha cominciato a chiedere al titolare di poter ricevere almeno l'ultima busta paga, che a dicembre non risultava ancora accreditata. Dopo svariati tentativi, la giovane l'8 gennaio si reca in azienda per reclamare quanto le era dovuto. «Appena ci siamo incontrati, lui mi invitata a uscirare fuori  – racconta ancora la giovane alle forze dell'ordine e a Fanpage.it – senza ascoltare il motivo per il quale fossi lì. Io rifiutavo poiché continuavo a insistere per volere delle risposte ai mancati pagamenti e alla fine in maniera bruta e violenta, mi colpiva con la sua mano destra sulla parte sinistra del mio viso, facendomi cadere a terra, dopodiché mi afferrava dai capelli e cercava di trascinarmi fuori dalla porta».

La denuncia

L'aggressione si sarebbe protratta per diversi minuti, con calci e pugni, alla presenza di altre tre ragazze. Una di loro ha chiamato il 118. La 23enne, stando al referto del policlinico di Milano, ha riportato «tumefazione ed ecchimosi peri orbitaria sinistra, lieve emorragia congiuntivale Os, tumefazione labbro superiore con escoriazioni, lieve tumefazione finocchio sinistro con ecchimosi superficiale», con una prognosi di 10 giorni. Il giorno dopo ha denunciato tutto ai carabinieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA