Zaniolo e la notte hot, un indagato per l'audio finito sui social. Il pm: è revenge porn

La ragazza che aveva avuto il rapporto con il calciatore ha raccontato tutto in chat. Uno degli amici avrebbe inoltrato il file ad altre persone: ora è accusato di revenge porn

La notte hot di Zaniolo, un indagato per l'audio finito sui social. Il pm: è revenge porn
La notte hot di Zaniolo, ​un indagato per l'audio finito sui social. Il pm: è revenge porn
di Valentina Errante
Domenica 1 Ottobre 2023, 00:20 - Ultimo agg. 08:23
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Tre dei quattro audio in cui una ragazza racconta la notte d’amore trascorsa con il calciatore dell’Aston Villa, all’epoca in forza alla Roma Nicolò Zaniolo, in un parco giochi di Talenti, sono ancora in rete. Erano diventati virali lo scorso febbraio, quando la protagonista, aveva incontrato il giocatore in una discoteca e poi si erano appartati. Ora proprio per la diffusione di quei messaggi vocali, condivisi su una chat di amici dalla donna, il nome del ventenne Valerio B. È finito sul registro degli indagati. L’accusa di revenge porn è stata ipotizzata inizialmente dal pm di Roma Maria Caterina Sgrò, dopo la denuncia della protagonista di quella serata, che saltuariamente lavora nella discoteca dell’incontro, l’Eden. Il fascicolo ora è passato alla procura di Tivoli per competenza. Dal momento che il primo messaggio, quello con il racconto, è partito da lì. 

LA VICENDA

Erano i giorni in cui il calciatore stava per lasciare la Roma per andare al Galatasaray. Tutti e quattro gli audio sarebbero stati inoltrati, la mattina dopo il presunto incontro con il giocatore. E tra i componenti del gruppo, in tutto una quindicina, c’era anche il giovane ora indagato che secondo l’accusa avrebbe poi a sua volta inoltrato le registrazioni ad altre persone.

Gli audio erano diventati virali ed erano finiti anche sul web. 

La voce era stata attribuita a una trentenne, che si era vista costretta a diffondere una nota per precisare di non avere nulla a che fare con la vicenda: «Da tre giorni la mia vita è un turbine di messaggi, richieste di amicizia. Il mio nome e cognome, la mia foto, il mio profilo Instagram sono stati associati alla voce di una ragazza che racconta in un audio su WhatsApp la sua notte di sesso in un parco con il calciatore della Roma Niccolò Zaniolo. Sono fidanzata da undici anni e mi alzo al cinque del mattino per lavorare». 

La vera protagonista invece aveva chiesto nella stessa chat chi avesse fatto circolare quei vocali e Valerio, in tutta onestà, aveva ammesso di averli inoltrati a un amico, perché pensava che lei volesse farli girare, visto che diceva che li avrebbe mandati a qualche persona e alludeva alla ripetizione per 10mila volte del racconto di quella notte. Così è partita la denuncia, nella quale la donna accusa Valerio perché non aveva autorizzato la diffusione dei vocali: revenge porn. 

I MESSAGGI

«Buon giorno, questo audio lo manderò a qualche persona, perché non c’ho forza di farlo 10mila volte, sono andata a letto alle 7…» è la premessa del primo messaggio vocale. Poi il racconto nel dettaglio: l’incontro in discoteca, il tentativo di trovare una stanza in un albergo, dove il calciatore e la ragazza non trovano posto. Infine la ricerca di un luogo dove appartarsi e la serata finita nel parco della Cecchina, su un tappeto elastico nell’area giochi per bambini, dove i due avrebbero fatto sesso. 

LA DIFESA

«È la stessa ragazza a dire che non aveva la forza di mandarli 10mila volte», commenta l’avvocato Leonardo D’Erasmo, difensore di Valerio. E sottolinea: «Come faceva Valerio a ritenere che non fosse autorizzato a farli circolare? Tanto più che è lui, quando la ragazza lo chiede, ad ammettere, onestamente e tranquillamente, di averli girati a qualcuno».

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