Innovazione, Boldrini: «Investire per sostenere sfida globale»

Innovazione, Boldrini: «Investire per sostenere sfida globale»
Lunedì 21 Marzo 2016, 17:16 - Ultimo agg. 22 Marzo, 23:59
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«Abbiamo bisogno di un salto nell'innovazione tecnologica per non essere tagliati fuori dalla competizione economica globale e la trasformazione digitale rappresenta la locomotiva di questo processo innovativo». Lo ha affermato la presidente della Camera, Laura Boldrini, nel corso della presentazione dell'ottavo rapporto Italiadecide, dedicato quest'anno all'innovazione e alla crescita intelligente. Boldrini ha evidenziato due proposte tra le otto tesi formulate nello studio: l'istituzione di un ministero dedicato all'innovazione e alla promozione della società digitale e quella di istituire una Commissione parlamentare con competenza sullo sviluppo della società digitale e verifica dell'attuazione delle norme varate. «Discuteremo - ha osservato - se debba trattarsi, di una Commissione permanente o di una bicamerale, mi sembra in ogni caso un'idea positiva perchè tende a superare la situazione attuale che vede una dispersione su più Commissioni permanenti delle competenze in questa materia».

La Dichiarazione dei diritti in Internet

La presidente della Camera ha inoltre considerato «convincente» l'invito espresso dal Rapporto a ragionare e operare come 'sistema-Paese'. «Non avrebbe alcun effetto positivo - ha osservato - una trasformazione digitale che dovesse interessare soltanto alcuni settori della società». Boldrini ha auspicato il coinvolgimento di tutti comparti, Pubblica amministrazione, scuola, il mondo della produzione e società civile. «Ma perchè tutto questo sia possibile - ha puntualizzato - occorre mobilitare risorse pubbliche e private, sapendo che non si tratta tanto di spendere quanto di investire, perchè la digitalizzazione, se fatta bene e in modo compiuto, produce semplificazione e anche risparmi».

L'obiettivo, sottolineato, è quello «di fare in modo che tutti possano usufruire di queste straordinarie opportunità, perchè il digital divide nel mondo è ancora troppo ampio, è il nuovo volto della diseguaglianza. Alla diseguaglianza storica tra chi ha e chi non ha si aggiunge quella più moderna tra chi accede e chi non accede ad internet». Un problema, ha concluso, che «esiste anche nel nostro Paese e va affrontato e l'impegno al quale dunque il rapporto di Italiadecide chiama le classi dirigenti italiane è duplice: fare in modo che l'Italia sia tra i Paesi di punta della trasformazione digitale e che tutti gli italiani e le italiane vivano da protagonisti questa nuova era».

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