Covid, a ottobre il nuovo vaccino aggiornato (dopo l'impennata di casi). Il virologo: «Nuove varianti Omicron stanno emergendo»»

Tornano ad aumentare i contagi da Covid e il ministero della Salute lancia la campagna vaccinale autunnale destinata alle categorie a rischio

Covid, a ottobre il nuovo vaccino aggiornato (dopo l'impennata di casi): ecco per chi è raccomandato
Covid, a ottobre il nuovo vaccino aggiornato (dopo l'impennata di casi): ecco per chi è raccomandato
di Michela Allegri
Mercoledì 16 Agosto 2023, 11:41 - Ultimo agg. 26 Agosto, 08:26
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Tornano ad aumentare i contagi da Covid e il ministero della Salute lancia la campagna vaccinale autunnale destinata alle categorie a rischio: «In concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, è previsto l'avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid-19 con l'utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici, la cui approvazione da parte di Ema e Aifa è prevista per fine estate/inizio autunno e di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre», si legge nella circolare  della sezione Prevenzione del ministero.

Il virologo

«L'incidenza delle infezioni sta aumentando. Abbiamo un sottobosco di varianti che discendono da Omicron o fanno parte della sua galassia. Quindi non è cambiato molto ma anche l'ultimissima registrata, denominata per ora 'BA.X', che è stata individuata in Israele e in Danimarca, ci fa capire che le varianti pressano per emergere». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell'Istituto superiore di sanità (Iss), facendo il punto della situazione Covid. «Per questo credo che a settembre gli anziani e i fragili devono pensare ad un richiamo del vaccino Covid insieme all'antinfluenzale», conclude il virologo. 

L'obiettivo delle vaccinazioni

L'obiettivo della campagna nazionale è quello di «prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. A questi gruppi di persone è raccomandata e offerta una dose di richiamo a valenza 12 mesi con la nuova formulazione di vaccino aggiornato.

La vaccinazione potrà inoltre essere consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità». Ci sarà la possibilità di somministrazione della dose di richiamo a distanza di almeno tre mesi dall'ultima dose effettuata. Tranne nel caso di incompatibilità, sarà possibile la somministrazione dei nuovi farmaci con altri vaccini, in particolare quelli antinfluenzali.

Per chi è consigliato

Il richiamo annuale viene consigliato alle persone di età pari o superiore a 60 anni, alle «donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”, comprese le donne in allattamento», agli operatori sanitari e sociosanitari addetti all'assistenza negli ospedali. Viene raccomandata la somministrazione anche per coloro che hanno tra 6 mesi e 59 anni e sono considerati fragili, perché colpiti da malattie croniche e patologie che vengono elencate nella circolare: cardiopatie, diabete, insufficienza renale, problemi neurologici importanti, cirrosi gravi. Il ministero consiglia la vaccinazione anche per i familiari e i conviventi di persone con gravi fragilità.

Ipotesi di ulteriore richiamo

Per i soggetti che presentano una marcata compromissione del sistema immunitario potrebbe essere necessaria, dopo valutazione medica, un'ulteriore dose di richiamo. «In fase di avvio della campagna - si legge ancora nella circolare - nell'eventualità di una disponibilità di dosi insufficiente a garantire un'immediata adeguata copertura, la vaccinazione, pur rimanendo raccomandata per tutti i gruppi di persone indicate, sarà prioritariamente somministrata alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, con particolare riferimento ai soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario, agli operatori sanitari addetti all'assistenza negli ospedali e nelle strutture di lungodegenza». Nella circolare viene anche ribadita agli operatori sanitari la necessità di prestare attenzione nel segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa al farmaco. Le segnalazioni possono essere fatte anche dai cittadini.

L'isolamento

Intanto a partire dal 7 agosto non è più necessaria la misura dell'isolamento per le persone risultate positive al Covid. In caso di sintomi è raccomandata, ma non obbligatoria, la permanenza a casa. La nuova disposizione è stata approvata dal Consiglio dei ministri ed è stata spiegata in una circolare dell’11 agosto, firmata da Francesco Vaia, direttore generale della sezione Prevenzione del ministero della Salute. In precedenza, per gli asintomatici e per chi presentava sintomi da almeno 2 giorni, l'isolamento poteva terminare a distanza di 5 giorni dal primo test positivo, o dalla comparsa dei sintomi. Nella nuova circolare, comunque, in caso di sintomi viene consigliato di rimanere a casa fino alla loro scomparsa. Viene anche raccomandato l'uso della mascherina in caso di contatto con altre persone. 

Le raccomandazioni

Per i positivi restano anche le raccomandazioni che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia: applicare una corretta igiene delle mani; evitare ambienti affollati; evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa. «Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all'assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio. Inoltre vanno informate le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse», sottolinea il ministero. E va contattato il proprio medico curante se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni. In caso di contatto con un positivo non viene applicata nessuna misura restrittiva.

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