La Campania come fil rouge
dei centri regionali per la gastroenterologia

La Campania come fil rouge dei centri regionali per la gastroenterologia
Lunedì 21 Marzo 2022, 13:27
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«È sempre un piacere venire a parlare a Napoli, questa città rappresenta il vero polo del Sud per l'evoluzione, lo studio, la ricerca sulle malattie gastroenteriche. Qui c'è una vitalità che non trovo in tante altre parti d'Italia». A dirlo è Raffaele Manta, responsabile dell'unità operativa di Endoscopia Digestiva dell'azienda ospedaliera di Perugia, intervenuto al congresso Fismad Campania dal titolo «Malattie gastroenteriche: up to date» svoltosi nell'aula magna di Biotecnologie della Federico II di Napoli. Nello specifico Manta ha parlato de «L'endoscopia: la caratterizzazione della lezione»

«Una tecnica particolare, che rappresenta lo strumento più accurato per diagnosticare lesioni solide del pancreas e lesioni cistiche. Un aspetto importante per comprendere se siamo di fronte ad una patologia benigna e maligna». L'evento congiunto, promosso e organizzato dalle sezioni campane delle società scientifiche di Gastroenterologia Aigo, Sied e Sige, è stato il primo appuntamento in presenza dopo due anni. «Un congresso che ha avuto un eccellente riscontro - afferma Orazio Labianca, dirigente medico Uoc Gastroenterologia dell'azienda ospedaliera San Giovanni e Ruggi d'Aragona di Salerno e presidente regionale Sied - basti pensare che rispetto ai 70 partecipanti preventivati, abbiamo avuto oltre 120 domande di adesione». Pietro Spinelli, direttore Uoc Gastroenterologia dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania (Salerno) e presidente regionale Aigo sofferma l'attenzione sulla necessità di fare rete: «Lo spirito del convengo era trovare argomenti di interesse ma anche coinvolgere tutti i centri della Campania, proprio nell'ottica di creare una rete, aspetto già in fase di discussione con la Regione».

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«La Campania ha un vantaggio - conclude Filomena Morisco, docente di Gastroenterologia presso il dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia e direttrice della scuola di specializzazione in Malattie dell'apparato digerente della Federico II, presidente campano Sige - Siamo infatti i primi a realizzare un convegno congiunto delle nostre tre sigle.

Con attenzione alle generazioni future, puntando ad obiettivi comuni in difesa della disciplina e dei pazienti».

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