Napoli, trapianto del midollo osseo: la conferenza “Un donatore moltiplica la vita” al policlinico Federico II

Italia terza in Europa con 460mila donatori: possono donare tutte le persone di età compresa tra i 18 e 35 anni

Presente anche Vincenzo De Luca alla conferenza “Un donatore moltiplica la vita”
Presente anche Vincenzo De Luca alla conferenza “Un donatore moltiplica la vita”
di Salvatore De Rosa
Venerdì 29 Settembre 2023, 19:04 - Ultimo agg. 19:18
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In Italia circa duemila persone affette da patologie del sangue sono in attesa di un trapianto di midolleo osseo. Meno della metà ha un familiare compatibile e per gli altri l'unica possibilità è affidarsi ad un donatore esterno.

L'Italia in tal senso è tra le nazioni più generose in Europa occupando, con i suoi 460mila donatori, il terzo posto, dietro solamente a Polonia e Germania (che vanta addirittura 9 milioni di donatori).

I dati parlano chiaro: solo una persona su centomila trova un donatore compatibile.

Dunque c'è ancora molta strada da fare per sensibilizzare la popolazione sul tema delle donazioni, in particolare quella del midollo, i cui donatori devono avere un'età comoresa tra i 18 e i 35 anni.

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Proprio questo è l'obbiettivo della conferenza “Un donatore moltiplica la vita” tenuta oggi presso l'aula magna “Gaetano Salvatore” della scuola di medicina e chirurgia della Federico II di Napoli e alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione, Vincezo De Luca.

L’evento ha lo scopo di diffondere la cultura della donazione del midollo e si inserisce tra le numerose iniziative promosse nell’ambito della settimana mondiale per la donazione di midollo finalizzate ad incoraggiare i cittadini a diventare donatori e ad informare la cittadinanza sulle malattie del sangue che possono rendere necessario un trapianto di midollo.

La direzione generale per la tutela della salute della Regione Campania ed il coordinamento del sistema sanitario regionale ha infatti realizzato un’ampia campagna di sensibilizzazione, in particolare attraverso l’impegno della Responsabile dell’Area della Comunicazione della Rete trapiantologica di organi, tessuti e cellule e della Rete trasfusionale, dottoressa Mariarosaria Focaccio, che opera in collaborazione con il Coordinamento regionale di associazioni di volontariato, denominato “Ancora insieme”, e con il  Centro Regionale Trapianti, diretto dal dottor Antonio Corcione.

La conferenza è stata moderata dal presidente Antonio Gialanella, procuratore generale della Repubblica presso la corte di appello di Napoli: «Sono qui perchè adempio adempio ad un dovere civico e di testimonianza. La cultura del dono è un bisogno elementare che dovremmo coltivare. Donare i propri organi significa salvare tante vite umane».

Ad aprire i lavori, l’avvocato Michele Bisceglia dell’associazione di volontariato “Gli Unicorni di Diana”.

Intervenuto anche l'avvocato Antonio Postiglione, direttore generale per la tutela della salute della Regione Campania: «È importante fare educazione e informazione perchè solo con la partecipazione di tutti possiamo aiutare le tante persone che necessitano di un trapianto di midollo e non solo. La tipizzazione per la donazione è un atto indolore che consiste in un semplice prelievo di sangue o tampone orale».

Giuseppe Longo, direttore generale dell’AOU Federico II: «Qui alla Federico II c'è un centro per il trapianto del midollo quindi come azienda ospedaliera universitaria siamo protagonisti di queste terapie che salvano la vita a tante persone che fino a pochi anni fa erano destinate a prognosi infaueste. Donare è un atto di grande generosità e umanità».

Infine il commento del professore Giuseppe Matarese, direttore del programma Infradipartimetale di Patologia cellulare molecolare del rigetto acuto e cronico dell’Azienda: «La regione Campania ha un grosso bacino di potenziali donatori ma un alto rate di mancata risposta ossia molti si iscrivono nel registro e poi quando vengono chiamati pochi confermano. Quindi è fondamentale fr capire che la dinazione non dà nessun problema».

Inoltre, in partnership con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, a partire dallo scorso 16 settembre, sono stati e saranno tipizzati, vale a dire testati ai fini dell’eventuale, futura donazione di midollo, gli allievi della Scuola militare dell’Esercito italiano “Acqui” di Capua, dei Reggimenti dell’Esercito italiano di Salerno e di Caserta, della Scuola militare della Nunziatella, della Scuola Specialisti dell’Aeronautica di Caserta e dell’Accademia Aeronautica militare di Pozzuoli.

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