Salerno, a Natale turismo ad andamento lento: «Speculazione sui costi delle camere»

Per Capodanno molte le prenotazioni anche nella provincia sud tra Paestum, Velia e Padula

Luci dì'artista e turisti
Luci dì'artista e turisti
di Barbara Cangiano
Mercoledì 20 Dicembre 2023, 06:45
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C’è chi brinda al successo e chi guarda a quello che potrebbe essere migliorato per fare il salto di qualità. Fatto sta che, rispetto al record del ponte dell’Immacolata, questo week end natalizio non si preannuncia ancora da tutto esaurito, mentre per il Capodanno si viaggia ad ampie falcate verso un sold out che riguarda non solo le strutture ricettive cittadine ma anche quelle della provincia Sud. Il più ottimista è Marco Sansiviero, presidente Fenailp turismo e presidente della neocostituita Dmo Cilento autentico: «Attualmente il tasso di occupazione delle prenotazioni sfiora l’ottanta per cento. Molto meglio per Capodanno, dove siamo già al novanta e si andrà al tutto esaurito anche nei comuni limitrofi e in molte zone della costa sud che, grazie alla presenza di attrattori quali Paestum, Velia e Padula sono ritenuti attrattivi anche in questo periodo dell’anno – spiega – Il merito è indiscutibilmente di Luci d’artista: questo format continua a essere attrattivo nel tempo e a coinvolgere una rete sempre più ampia di territori». 
I COSTI
Andando sui principali motori di ricerca, per la notte del 23 ci sono ancora 326 sistemazioni disponibili, con prezzi che vanno da 48 euro per due persone, ma a tre chilometri di distanza dal centro cittadino fino a 700 euro per un appartamento deluxe. Un fenomeno che preoccupa non poco il presidente dell’Abbac Agostino Ingenito: «Stiamo assistendo a fenomeni speculativi che non ci piacciono affatto, anche se per certi versi, in circostanze come queste, sono per così dire fisiologici. L’appello che rivolgo agli operatori è quello di non alzare troppo l’asticella e di tutelare il consumatore. Non è possibile vedere che i costi di certe stanze siano schizzati fino a 300 euro a notte. Non è giusto cavalcare così l’onda, perché stiamo fortunatamente assistendo a un fenomeno che vede un trend positivo e in continua crescita. E ai visitatori provenienti dal centro nord si aggiungono anche stranieri, in particolare francesi e spagnoli. Non so onestamente se sia una casualità o se il modello Luci sia diventato di appeal anche per loro. In ogni caso vale la pena di approfondire questa tematica». La permanenza media è di 2,5 notti e ad essere più propensi a un soggiorno che non sia mordi e fuggi sono i turisti provenienti da Veneto, Lombardia e Toscana. 
LE RICHIESTE
Ad oggi le richieste arrivano, anche se a rilento, sottolinea il presidente di Federalberghi Antonio Ilardi: «Dopo il boom dell’Immacolata si è avuta una leggera flessione che non è legata al clima. Probabilmente, ma questa è solo una mia ipotesi, il caso traffico che si è creato nei giorni scorsi ha inciso negativamente, spingendo molti a desistere. Di sicuro ci sarà una fase di recupero nei prossimi giorni, perché è un periodo in cui vige il last minute, con la consapevolezza che Natale non è mai stato uno dei punti di forza di Luci d’artista da un punto di vista dei pernottamenti. Un po’ sono festività che si tendono a trascorrere in famiglia, un po’ come ho più volte lamentato, manca una capacità di visione e di programmazione di appuntamenti di qualità che siano capaci di intercettare un pubblico adulto. Da questo punto di vista ritengo che anche le associazioni di categoria siano carenti. Si disperdono energie nella parcellizzazione di tante piccole manifestazioni senza avere la forza di lavorare invece su grandi attrattori legati alla cultura, agli eventi e ai musei». Federalberghi stima che in viaggio ci saranno oltre 19 milioni di italiani, per un incremento di poco meno del dieci per cento rispetto all’anno precedente.

La scelta di recarsi all’estero riguarda un numero ridotto di viaggiatori che puntano comunque alle grandi capitali europee.

Inoltre, aumenta la percentuale di coloro che intendono prolungare la vacanza fino a Capodanno (17,5%), continuano a tenere testa nel range delle opzioni le località di montagna, le città d’arte, il mare e i luoghi abituali non tanto distanti dalla propria regione; si spende di più, ma a causa delle difficoltà dovute all’aumento del costo della vita in realtà si tende a ridurre drasticamente le spese di alloggio, cibi e divertimenti.

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