Costiera amalfitana: a salvare la Pasquetta sono i traghetti ma Positano resta off limits

Monta la protesta dei sindacati di categoria e delle compagnie di navigazione: primo giorno di tassa di imbarco ma nessuno la paga, incubo accosti

Tante persona hanno usufruito del servizio traghetti
Tante persona hanno usufruito del servizio traghetti
di Mario Amodio
Martedì 2 Aprile 2024, 06:10 - Ultimo agg. 08:42
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Se non avessero funzionato le vie del mare sarebbe stato un lunedì in Albis di caos e polemiche. Peggio della domenica di Pasqua. Già, perché l’alternativa al trasporto su gomma, indicata da sempre come unica capace di snellire il traffico sulla statale 163, lungo la quale si è registrato solo qualche rallentamento, ha trasportato nella sola giornata di ieri oltre 1.500 persone da Salerno verso Amalfi e Maiori.

Ma senza però versare la tassa di imbarco istituita recentemente dal comune capoluogo e che andava in vigore da ieri. «Né il comune di Salerno, né l'autorità portuale, alla quale versiamo 16 centesimi a passeggero per l’utilizzo della banchina, ci hanno fornito comunicazioni ufficiali» dice l’amministratore di Travelmar, Andrea Gambardella. Di utenti delle vie del mare ne sarebbero potuti essere molti di più nel lunedì in Albis appena trascorso se le condizioni meteomarine non avessero limitato le operazioni di sbarco e imbarco presso accosti di Vietri, Minori e Positano rimasti off limits per tutta la giornata.

Con la conseguente presa d'assalto dei mezzi pubblici.

Le voci 

«Il servizio per Positano non ha proprio funzionato. Qualche corsa ha potuto fare scalo a Maiori da cui abbiamo trasferito diverse persone che avevano parcheggiato le auto al porto. Il mare ha reso difficoltose le attività di sbarco e d’imbarco e per questo abbiamo sospeso gli scali anche a Minori e Vietri», fanno sapere da Travelmar. Tutto questo dopo una domenica di Pasqua da dimenticare in cui il mare agitato ha fermato i traghetti determinando resse dinanzi alle porte dei bus in servizio. È accaduto sia a Salerno che in Costiera Amalfitana. Lo stop forzato delle vie del mare a Pasqua ha comportato inevitabilmente un sovraffollamento dei pullman di linea. Per questo da più parti è stato chiesto il potenziamento anche dei mezzi pubblici su gomma nei giorni di maggior affollamento. «Una priorità, questa, per scongiurare il ripetersi di situazioni simili a quelle odierne» dicono gli operatori.

I sindacati

Polemici anche i sindacati che hanno espresso preoccupazione per le criticità emerse a causa della grande mole di turisti riversatasi alle fermate degli autobus di Sita Sud, diretti verso la Costiera Amalfitana. «Tale criticità, in questo weekend, è ancor più sentita a causa del mare alto e al conseguente blocco del trasporto marittimo - dice Gerardo Arpino, segretario generale della Filt Cgil - Tale situazione danneggia l'immagine del territorio e peggiora, oltre ogni accettabile misura, la condizione lavorativa del personale della Sita che opera front-line. Infatti, soprattutto gli autisti, si vedono costretti a guidare in condizioni di sovraffollamento e spesso a fare da infopoint alla grande mole di viaggiatori che accalcandosi, a caccia dell'autobus su cui salire, mette a serio rischio la sicurezza dell'esercizio. A quanto rappresentato si aggiunge la sosta indisciplinata dei veicoli sulla statale 163, che causa imbuti di traffico pericolosi». E per questo, i sindacati, nel denunciare la necessità di «adeguare l'offerta del trasporto rispetto all’amplificata domanda, in maniera da garantire contemporaneamente sia un servizio dignitoso e adeguato sia il miglioramento delle condizioni lavorative degli addetti al trasporto pubblico locale» chiedono la convocazione di un tavolo tecnico di coordinamento «per realizzare un protocollo da rendere esecutivo nei momenti di criticità teso a garantire la sicurezza e il diritto alla mobilità delle persone».

Tavolo tecnico invocato pure dalle compagnie di navigazione che attendono la convocazione in prefettura per questa settimana. Anche per avere indicazioni sulle modalità di incasso della tassa di sbarco istituita dal comune di Salerno.

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Ma sul tavolo ci sarà soprattutto il nuovo regolamento accosti approvato dalla Capitaneria di Porto di Salerno che ha introdotto un intervallo minimo tra gli accosti in tutti i porti del circondario marittimo salernitano e le misure limitative di accesso agli scali di Cetara e di Maiori per le imbarcazioni di media grandezza (27 m e 23 m) con conseguente impossibilità di utilizzare la quasi totalità della flotta in dotazione alle varie società.

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