Pino killer a Cava de' Tirreni, chiesto il processo per due dirigenti comunali

Il fusto travolse e uccise l’oculista Gioacchino Mollo che passeggiava con il cane all’esterno della villetta

Il pino che uccise Gioacchino Mollo
Il pino che uccise Gioacchino Mollo
di Nicola Sorrentino
Sabato 1 Luglio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 08:18
3 Minuti di Lettura

Morì travolto da un albero che era all’interno della villa comunale, la Procura di Nocera Inferiore chiede il processo per due dirigenti del Comune di Cava de' Tirreni, che in tempi diversi, rivestirono il ruolo di responsabile del settore verde pubblico e manutenzione immobili. Il pm ha formulato l’accusa per i due - come richiesto dal gip con un’imputazione coatta - contestando l’omicidio colposo con il nesso di causalità.

Secondo l’accusa, il mancato monitoraggio dell’albero e l’adozione di cautele per scongiurare il rischio di un crollo, avrebbe condotto alla morte di Gioacchino Mollo, il 60enne oculista di Torre Annunziata

Gli eventi si verificarono il 6 febbraio 2020. I due professionisti sono difesi dai legali Maurizio Mastrogiovanni e Marco Salerno. Dalla relazione di un agronomo redatta l’11 novembre 2014, l’esemplare Pinus Pinea risultò affetto da un’infezione fungina, in grado di comprometterne la stabilità. I due dirigenti, pur essendo a conoscenza del contenuto del documento, avrebbero omesso di adottare - nei rispettivi periodi nei quali rivestirono il ruolo di responsabile del settore interessato - le cautele connesse alle loro mansioni. In particolare, non vi fu un adeguato monitoraggio dello stato già avanzato dell’infezione e nessuna iniziativa tecnica o amministrativa, necessaria a mitigare e scongiurare il rischio di cedimenti. Incluso l’abbattimento. L’oculista fu travolto proprio da quell’albero, in una giornata da allerta meteo, durante la quale tirava un forte vento. La villa comunale era stata chiusa per sicurezza. L’albero era all’interno. Nel crollare, l’albero colpì l’uomo - che passeggiava all’esterno con il cane - piegando anche una parte del cancello della villa. Rilievi e indagini furono effettuati dagli agenti del commissariato di polizia di Cava de’ Tirreni.

In fase d’indagine fu richiesta poi una consulenza, che illustrò come «l’infezione che aveva colpito il pino era ben nota e che il suo decorso era lento ma inesorabile, in grado di compromettere in maniera irrimediabile col tempo l’albero». Una prima richiesta di archiviazione della Procura - che non aveva individuato eventuali referenti per la gestione del pino - fu respinta dal gip, che richiese approfondimenti e l’individuazione di chi fosse addetto a quel tipo di controllo. La procura aveva tuttavia insistito per archiviare il procedimento, dopo aver individuato i due dirigenti, ritenendoli privi di responsabilità. Di parere contrario il gip, che dispose l’imputazione coatta e la richiesta di formulare le accuse per i due indagati, dato che le nuove indagini avevano fornito elementi tali da essere chiariti solo con un giudizio in contraddittorio. L’udienza preliminare è fissata per febbraio. Le parti civili sono assistite dai legali Vincenzo Cirillo e Alessandro Mauriello.
 

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA