Il salto dell'«impresentabile», Alfieri diventa consigliere di De Luca

Il sindaco Franco Alfieri (al centro) con il governatore Vincenzo De Luca
Il sindaco Franco Alfieri (al centro) con il governatore Vincenzo De Luca
di Adolfo Pappalardo
- Ultimo agg. 23 Febbraio, 08:15
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Da impresentabile a presentabile. Da aspirante consigliere regionale con il sogno di un assessorato sino alla nomina, ieri, di semplice consigliere del governatore per l’agricoltura e la pesca. In mezzo una campagna elettorale partita a razzo e poi stoppata, l’escamotage (poi messo in naftalina) per farsi decadere da sindaco e lasciare il comune al suo vice sino a una drammatica assemblea alla Stazione marittima a fine aprile. Tra veleni, accuse e lacrime. 

Eccolo Franco Alfieri, primo cittadino di Agropoli, ras delle preferenze pd nel Cilento, che contro il suo volere manca l’ingresso nell’Aula del Centro direzionale ma riesce comunque a raggiungere palazzo Santa Lucia. Non dalla porta principale di assessore (ci è entrato l’Udc appena qualche giorno fa con il conterraneo Corrado Matera scatendando i malumori del sindaco) ma da quella secondaria di consigliere del governatore. Basta accontentarsi. Ma anche così la scelta non piace dalle parti del Pd regionale che ha appreso a cose fatte. E dai vertici della segretaria campana la nomina viene bollata come «inopportuna». 

Ma il diretto interessato tira dritto. «Il governatore Vincenzo De Luca, a cui va il mio più profondo e sentito ringraziamento, mi ha incaricato quale suo consigliere per l’agricoltura e la pesca. Tale settore, unitamente al PSR 2014–2020, rappresenta una leva formidabile per lo sviluppo della nostra Regione. Sono già a lavoro - annuncia ieri pomeriggio trionfale - per affrontare questo importante incarico con la concretezza che contraddistingue da sempre il mio operato. Anche questa volta metterò tutto il mio impegno, la mia passione e la mia esperienza a servizio del territorio».

Ma, del resto, l’aveva detto, anzi giurato: «Non rimango certo in panchina». Figuriamoci, lui, l’unico capace di farsi eleggere primo cittadino ad Agropoli, al secondo mandato, con un record di preferenze enorme. Addirittura superiore a quello di De Luca a Salerno: il 90 per cento nel 2012. Al primo turno, of course. 
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