Salerno, accusati di abusi sessuali nei confronti di un'amica: il pm chiede per la coppia di fidanzati 14 anni in due

Sono accusati di violenza sessuale e concorso in violenza: pugno duro della procura di Salerno per coppia di fidanzati

Un'aula di tribunale
Un'aula di tribunale
di Viviana De Vita
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 06:25
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Nessuno sconto se non quello previsto dal rito. Pugno di ferro della Procura per i due fidanzati salernitani accusati di aver stuprato, il 31 agosto dello scorso anno, una 19enne dopo una serata trascorsa in discoteca. Ieri, davanti al collegio della terza sezione penale (Presidente Passaro) c’è stato l’affondo del pubblico ministero nell’ambito del processo, definito attraverso il rito abbreviato condizionato, a carico dei due imputati accusati di violenza sessuale di gruppo. Nello specifico il magistrato ha chiesto 8 anni e 10 mesi di reclusione per il 35enne P.P. raggiunto lo scorso gennaio da un’ordinanza di custodia cautelare che lo ha fatto finire dietro le sbarre, e 5 anni e 4 mesi per T.C., 22 anni, finita ai domiciliari. Dopo la requisitoria del magistrato, la parola è passata all’avvocato di parte civile, Claudia Pecoraro, referente del centro antiviolenza “Leucosia” di via Patella gestito da “Differenza Donna. Infine c’è stata la discussione dell’avvocato Gianluca Salzano, difensore della ragazza; il legale ha chiesto l’assoluzione sostenendo la tesi dell’assenza di violenza: la vittima era consenziente. L’udienza è stata quindi rinviata al prossimo 13 ottobre quando, dopo l’arringa dell’avvocato Agostino Allegro, arriverà la sentenza. Entrambi accusati di violenza sessuale di gruppo, i due fidanzati secondo la Procura non avrebbero avuto le stesse responsabilità nell’ambito dello stupro che sarebbe stato materialmente commesso dal 35enne, già noto alle forze dell’ordine per rapina, furto e maltrattamenti in famiglia, mentre la 22enne avrebbe concorso “moralmente” al reato. La violenza sarebbe stata consumata a casa della 22enne: è lì che, come documentato dalle telecamere presenti nella zona, i due fidanzati condussero l’amica dopo una serata trascorsa in una nota discoteca della Costa sud di Salerno. Giunti all’interno della camera da letto, la 22enne avrebbe spogliato la 19enne: poi il 35enne avrebbe abusato della ragazza mentre la fidanzata guardava indifferente e dava il suo consenso alle richieste sessuali esplicite avanzate dal fidanzato nei confronti della vittima che, a causa dei troppi alcolici assunti durante la serata, non era perfettamente lucida. Il processo ruota, quindi, proprio sull’elemento del consenso prestato o negato da parte della vittima. Le accuse a carico dei due fidanzati sono corroborate da una registrazione telefonica effettuata dalla vittima che, il giorno successivo, chiamò l’amica per avere spiegazioni. Nella telefonata, confluita nel fascicolo, l’imputata prima afferma di non ricordare nulla, poi, incalzata dall’amica, sostiene di ricordare solo che stavano tutti insieme sul letto. Agli atti ci sono anche alcuni messaggi in cui l’imputata chiede alla vittima di tacere: «Spero che ciò che è successo rimanga qui come t’ho detto».

Per il gip, che firmò la richiesta di giudizio immediato, dalle indagini emerge la piena credibilità e attendibilità della vittima.

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