Marzia Capezzuti, attesa per il Dna:
perquisizione a casa Vacchiano

Marzia Capezzuti, attesa per il Dna: perquisizione a casa Vacchiano
di Petronilla Carillo
Venerdì 28 Ottobre 2022, 06:40 - Ultimo agg. 14:39
4 Minuti di Lettura

Ancora non sono stati eseguiti gli esami del Dna sul corpo ritrovato nel casolare in zona Santa Tecla di Faiano. Si attende che procura e medico legale diano il via libera ai test. E sarebbero - ma questa notizia non troverebbe al momento conferma - proprio le pessime condizioni del cadavere a ritardare gli esami. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del comando provinciale, agli ordini del colonnello Filippo Melchiorre, sulla scomparsa di Marzia Capezzuti. E la possibilità che quel corpo sia della 29nne milanese diventa sempre più concreta. Infatti, due giorni dopo il ritrovamento, i militari dell’Arma sono tornati a casa Vacchiano-Noschese e per tre ore, con l’aiuto di un cane molecolare, hanno perquisito l’abitazione per tre ore portando via alcuni assorbenti e delle carte relative ad alcuni movimenti bancari. Gli assorbenti, che la donna avrebbe dichiarato essersi fatta prestare da la vicina di casa il giorno prima, sono stati portati via per capire se possano avere attinenza con quello ritrovato addosso al corpo senza identità ritrovato nel casolare. Anche la decisione di dissequestrare il terreno dove dalla scorsa estate erano in corso le ricerche di Marzia lascia intendere che il caso potrebbe essere vicino ad una svolta: potrebbe non essere più necessario ritrovare la 29enne in quel posto. 

Sono cinque ma, dopo il dissequestro dell’area disposto dalla procura, e di proprietà di una delle persone sulle quali si era posata l’attenzione degli investigatori, qualcuno potrebbe uscire dall’inchiesta aperta inzialemente per scomparsa di persona. Da questa estate, però, gli inquirenti indagano per omicidio ed occultamento di cadavere. I principali indiziati, comunque, restano i tre familiari: Barbara Vacchiano, il figlio Vito Vacchiano, e il marito di lei Damiano Noschese, tutti difesi dall’avvocato Pierluigi Spadafora.

Ai microfoni de «La vita in diretta» Vito, ai domiciliari da qualche settimana per una rapina, ha dichiarato la propria innocenza, sua e delle sua famiglia. «Se avevano le prove - dice ai microfoni di Raiuno - ci avrebbero già arrestati». Poi racconta che lui con Marzia giocava alla Playstation. E chiude accusando la famiglia della 29enne: «Mia madre più volte ha detto di venire a prenderla ma loro se ne sono fregati». 

C’è anche una persona, vicina di casa dei Vacchiano, a parlare ai microfoni de «La vita in diretta»: non mostra il suo volto per paura di conseguenze. Racconta di urla, lividi e schiaffi e di una quotidianità di botte che la 29enne doveva subire. «L’ho vista anche con il viso gonfio» ha detto in tv. E poi: «Si sentiva lei che urlava e chiedeva di smetterla e Barbara che le ordinava di stare zitta». Secondo il racconto di questa persona Marzia raccontava delle vessazioni subite, dei tentativi di fuga mai riusciti, delle sue paure. Qualcuno a Pontecagnano racconta che la ragazza, vista l’ultima volta il giorno del suo compleanno, per la paura si faceva la pipì addosso. Per questo motivo usava assorbenti e pannoloni. Brandelli di qualcosa del genere sarebbero stati ritrovato sul corpo ritrovato. E lo stesso testimone mascherato nella voce e nel volto parla di Barbara: «ha sempre detto che quando non avremmo più visto Marzia ci sarebbe dovuto venire il dubbio su cosa le fosse successo». 

Sono tanti i punti di domanda su cosa possa essere accaduto a Marzia e sul perché quel corpo è rimasto abbandonato senza sepoltura in quel casolare senza che nessuno si sia mai accorto di nulla. Sicuramente il test del dna e l’esame autoptico chiariranno non soltanto l’identità ma anche la causa del decesso. Soprattutto bisogna capire da quanto tempo quel corpo fosse li o se sia stato portato in un secondo momento. Fatto è che alcuni testimoni raccontano di un continuo via vai di Barbara e del marito da quel casolare abbandonato a se stesso perché oggetto di una divisione ereditaria sulla quale ancora non sarebbe stato trovato accordo tra i parenti. I proprietari, ai microfoni di «Chi l’ha visto?» negano qualsiasi rapporto con i Vacchiano-Noscese. E un telespettatore avrebbe anche inviato alla trasmissione una inquietante fotografia, dal sapore di vetrina per usi sessuali, di Marzia su un lettino e un invito a divertirsi contenuto nel post social di Noschese. In quella foto Ciro e Laura, i genitori della 29enne, hanno riconosciuto la figlia. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA