Salerno, il piano scuola: la delibera bis salva Giovi e Ogliara ma scontenta la Mari

La protesta dei genitori di Torrione questa mattina davanti alla scuola

L'istituto Mari di Salerno
L'istituto Mari di Salerno
di Gianluca Sollazzo
Sabato 13 Gennaio 2024, 06:00
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C’è la bozza della nuova delibera regionale sul dimensionamento, salvo il comprensivo di Giovi-Ogliara che accorperà il plesso di Matierno. Via libera invece tra le proteste al mega comprensivo Matteo Mari che si estenderà da Torrione a Canalone passando per il centro storico. La Regione accoglie le istanze del Comune di Salerno, dopo la rivolta delle mamme collinari. Ieri il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore all’istruzione, Gaetana Falcone, hanno incontrato le famiglie di Ogliara annunciando la svolta positiva che salva di fatto il comprensivo dall’accorpamento. 
IL DOCUMENTO
Nella bozza di dimensionamento della Regione in possesso del Mattino emerge la conferma della perdita dell’autonomia del comprensivo Fonseca di Pontecagnano Faiano. La novità è la cancellazione dell’autonomia del comprensivo di Fratte San Tommaso che si accorpa al comprensivo Calcedonia. Il plesso di Matierno del San Tommaso si accorpa al comprensivo di Giovi-Ogliara che resta in piena autonomia con preside e segreteria. La battaglia delle mamme collinari porta a casa la vittoria. «L’assessore regionale Fortini ha recepito le istanze del territorio che ho portato ieri nella riunione – annuncia l’assessore comunale all’istruzione, Gaetana Falcone – Ci tengo a sottolineare che il dimensionamento rigido non lo ha voluto la Regione: ci siamo opposti con tutte le nostre forze. Quindi la Regione era ferma ai vecchi criteri di dimensionamento, con autonomie fino a 600 alunni, poi è arrivata la decisione della Corte Costituzionale che ha stravolto tutto». 
LA PROTESTA
Intanto stamane Torrione scende in piazza per dire «no» all’accorpamento dei plessi della scuola Barra al comprensivo Matteo Mari. I genitori del popoloso quartiere della zona orientale di Salerno si ritroveranno stamane alle 9 in via Trucillo per affermare in assemblea pubblica la loro contrarietà all’accorpamento dei plessi del Barra (Lanzalone del centro storico, Barra di via Trieste e Abbagnano) alla Mari. Lanciata una petizione popolare. Una zona est che si mobilita a catena dopo i genitori delle frazioni alte di Giovi e Ogliara. Il comprensivo Mari di Torrione, con la decisione della Regione, da settembre sarà l’istituto più affollato e vasto della provincia di Salerno. «Unire plessi scolastici che rappresentano, invece, aree residenziali completamente opposte nella città non fa altro che destabilizzare equilibri, esigenze dei genitori e bambini – si legge nella petizione dei genitori della Mari - Creare un nuovo comprensivo che unisce, anzi supera, i 1500 iscritti divisi in ben 12 plessi e 5 edifici scolastici minerebbe la qualità dell’educazione offerta e fornita attualmente dal nostro Istituto per i prossimi anni penalizzando la formazione dei nostri figli». Per Raimondo Aufiero, rappresentante dei genitori in Consiglio di istituto, «la Barra con la Mari non ha alcun principio di razionalità, unire Canalone con Torrione è come unire Pontecagnano a Torrione, si viola il criterio della territorialità». Preoccupata la preside della Mari, Mirella Amato, che ha incontrato giovedì l’assessore regionale all’istruzione, Lucia Fortini, e scritto anche al ministero dell’Istruzione. Per la preside Amato «una scuola che si estende da Torrione a Canalone non ha significato pedagogico e territoriale». 


LA SITUAZIONE
A Salerno ok all’accorpamento della scuola Monterisi alla Don Milani; la Quasimodo accorpa i plessi Gatto e Mazzetti. In provincia, stando al documento in possesso del Mattino, accorpati i comprensivi di Vallo della Lucania Aldo Moro e Futani. Accorpati anche i comprensivi Dante Alighieri di Sapri e di Santa Marina di Policastro. Accorpamento tra il comprensivo Speranza di Centola e il comprensivo Lettieri di Rofrano. Accorpati i comprensivi San Marco di Agropoli e Visconti di Ogliastro Cilento. A Roccadaspide via libera alla nascita di un Omnicomprensivo tra il superiore Parmenide e il comprensivo di Roccadaspide. A nord di Salerno l’alberghiero Pittoni di Pagani viene accorpato dall’istituto superiore Rea di Nocera Inferiore, formando un unico polo del “gusto” nell’agro nocerino. Il Comite di Maiori si fonde all’istituto Marini Gioia di Amalfi. A Cava la Balzico accorpa la Giovanni XXIII. Il comprensivo di Buccino accorpa il comprensivo di San Gregorio Magno. A Sala Consilina il comprensivo Viscigliete accorpa la scuola Camera. A Eboli il comprensivo Virgilio accorpa il comprensivo Gonzaga.

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