Nocera Inferiore, violenta e picchia la ex: condannato a più di sei anni

L'uomo di Nocera Inferiore era già destinatario di un divieto di avvicinamento

Una donna stalkerizzata dal suo ex
Una donna stalkerizzata dal suo ex
di Nicola Sorrentino
Venerdì 19 Gennaio 2024, 06:55 - Ultimo agg. 14:55
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Avrebbe costretto ad un rapporto sessuale la compagna convivente, dopo averla presa a calci e pugni. Un uomo di 54 anni è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, a seguito di sentenza emessa dal tribunale di Nocera Inferiore. L’imputato rispondeva di violenza sessuale ma anche di stalking e lesioni, ipotesi di reato maturate nel 2022, tra Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Nocera Superiore e costate, allo stesso, un primo divieto di avvicinamento alla persona offesa. Sullo sfondo la rottura del rapporto tra i due, quindi una serie di denunce che avevano condotto all’apertura di più fascicoli d’indagine, alcuni anche archiviati, come due per maltrattamenti, come dimostrano le pronunce del gip richiamate dal collegio per il non luogo a procedere per quella sola accusa. Le motivazioni della condanna saranno depositate entro sessanta giorni, dopodiché la difesa potrà presentare ricorso in appello. 
LE ACCUSE
Secondo le accuse della procura, l’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione sentimentale con la ex compagna, cominciando a molestarla e a minacciarla in modi differenti. Oltre ad una serie di ingiurie, l’avrebbe più volte seguita con l’auto e contattata con insistenza sia sul telefono cellulare che sull’utenza telefonica, anche attraverso messaggi, contenenti sempre insulti e minacce. Provocando nella donna, in sostanza, un fondato timore per la propria incolumità, al punto da stravolgerle le abitudini di vita. All’uomo era contestata anche l’aggravante, avendo agito su di una persona alla quale era stato legato da relazione affettiva. La donna è stata ascoltata dai giudici, durante il dibattimento, chiamata a riferire del periodo di convivenza con l’ex compagno. Durante un litigio, l’uomo l’avrebbe colpita con schiaffi e strattoni tali, da provocarle delle escoriazioni giudicate guaribili in cinque giorni. Poi l’accusa peggiore, quella di violenza sessuale, che si sarebbe concretizzata nel momento in cui l’imputato le strappò i vestiti da dosso - secondo le accuse - per poi colpire la vittima con calci e pugni. Quindi, dopo averla sdraiata sul letto, l’avrebbe costretta a subire un rapporto non voluto. Il tribunale lo ha condannato a 6 anni e 8 mesi. La procura aveva chiesto una pena di tre anni e mezzo.

I giudici hanno, inoltre, disposto l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, applicando all’imputato per la durata di un anno e dopo l’esecuzione della pena, previa rivalutazione della pericolosità sociale, le misure di sicurezza consistenti nel divieto di avvicinarsi all’abitazione e ai luoghi frequentati abitualmente dalla persona offesa, con obbligo di comunicare alla polizia giudiziaria la propria residenza. Infine, la condanna al risarcimento dei danni alla parte civile, rappresentata dal legale Giovanni Gioia.

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