Salerno, pista ciclabile. arrivate due offerte dopo l’avviso del Comune

L'approvazione dello strumento finanziario importante per reperire fondi per acquistare i binari: l'accordo con le Ferrovie c'è già

Il progetto delle piste ciclabili
Il progetto delle piste ciclabili
di Giovanna Di Giorgio
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 06:05
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Sono due le offerte arrivate al Comune di Salerno in risposta all’avviso per la messa in sicurezza della pista ciclabile di lungomare Trieste e del suo prolungamento fino a piazza della Concordia. Entro il 29 febbraio palazzo di città dovrà aggiudicare la gara per non perdere il finanziamento del Ministero dei trasporti necessario per la realizzazione del progetto, del valore di 760mila euro. Dopo l’avviso per indire una procedura negoziata senza bando, dunque, restano nove giorni di tempo per salvare un progetto che risale a circa sette anni fa, ripescato dal cassetto dal nuovo assessore alla Mobilità Rocco Galdi nei mesi scorsi. Eppure, «Salerno avrebbe tutte le caratteristiche per diventare una città ciclabile», commenta Paolo Longo, presidente di Fiab Salerno. La sezione cittadina della Federazione italiana ambiente e bicicletta da anni avanza proposte al Comune, invano. L’operatore economico che metterà in sicurezza la pista ciclabile sarà scelto con il criterio del prezzo più basso. Criterio che dovrebbe velocizzare la procedura e salvare il finanziamento di 470mila euro del Mit necessario per il primo lotto dei lavori (al quale si aggiungono 290mila euro di cofinanziamento di Regione Campania e Comune di Salerno). Ma se entro la fine del mese si riuscirà ad aggiudicare l’appalto, bisognerà invece attendere ancora qualche mese prima di dare ufficialmente il via ai lavori. E non solo per i dovuti controlli successivi all’aggiudica. Bisognerà aspettare il prossimo consiglio comunale e l’approvazione del bilancio di previsione. Solo a bilancio approvato, infatti, il Comune di Salerno potrà procedere con il rogito per l’acquisizione in proprietà dei binari ferroviari presenti sul lungomare.

L’ACCORDO

L’accordo con Rete ferroviaria italiana c’è già: palazzo di città acquisirà i binari per 730mila euro. Perché si avviino i lavori, però, sarà necessario formalizzare l’acquisizione. Gli interventi previsti per la messa in sicurezza del tratto di pista esistente, infatti, consistono nell’eliminazione dei binari ferroviari esistenti e nella ripavimentazione, nel rifacimento e nella implementazione della segnaletica orizzontale e verticale, nell’allargamento della corsia, lato mare, a 2,50 metri. Il progetto prevede anche il prolungamento della pista a piazza della Concordia e la costruzione di un nuovo tratto a piazza della Concordia che va a collegarsi alla stazione di bike sharing di lungomare Tafuri. Il prolungamento sarà lungo circa 70 metri, mentre il nuovo tratto 190. In tutto, 1.512 metri di percorso ciclabile. Poca roba, che non cambierà la mobilità di Salerno. Che nella classifica di Legambiente Ecosistema urbano 2023 occupa il 101esimo posto su 105 capoluoghi di provincia esaminati. «Questo progetto risale a sette o otto anni fa – commenta Longo – Tutte le richieste che abbiamo fatto all’amministrazione riguardo alla mobilità sono state tenute pochissimo in considerazione. E infatti i metri di pista ciclabile per cittadino sono quelli che erano quando noi siamo nati, 16 anni fa. Anzi – precisa il presidente di Fiab Salerno - c’è stato un arretramento, perché quel tratto del lungomare che era considerato pista ciclabile a un certo punto è scomparso, non essendoci segnaletica orizzontale e verticale». Tante le proposte presentate da Fiab, «che però restano solo nei piani», Pums incluso. Nel 2020 la Fiab propose al Comune la realizzazione di alcuni percorsi ciclabili principali: circuito del mare, circuito dell’Irno e circuito orientale. 15 km di corsie ciclabili dal costo di circa 100mila euro. Costi contenuti, anche grazie al fatto che le linee guida tecniche sono cambiate negli anni: «Basti pensare alle Città 30», dice. Il vero problema, insomma, è la mentalità: «Questa roba non è considerata come un priorità per la città. La bicicletta viene vista ancora come un mezzo per la passeggiata e non come un vero mezzo di trasporto urbano che cambia la mobilità cittadina». E poco conta che Salerno sia città collinare: «Oggi ci sono le e-bike – conclude Longo - E poi il 70% delle persone vive nella zona pianeggiate».