Ponte pericolante chiuso tra le due Nocera, approfondimenti tecnici al via

Si prevedono tempi lunghi per la riapertura ma la collaborazione tra i sindaci De Maio e Cuofano eviterà impasse burocratici

Il ponte chiuso
Il ponte chiuso
di Nello Ferrigno
Giovedì 28 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:30
3 Minuti di Lettura

A un mese dalla chiusura, ieri mattina sono iniziate le verifiche tecniche di stabilità del ponte che segna il confine tra Nocera Inferiore e Nocera Superiore e consente ad automezzi e pedoni di superare il fiume Cavaiola. Tecnici di un’azienda specializzata hanno iniziato ad ispezionare le fondamenta dell’infrastruttura che si divide tra via Fratelli Fresa e via Firenze.

La perizia e i saggi sulle fondazioni e sui materiali consentiranno di determinare le attività di ripristino della viabilità e funzionalità. A determinarne la chiusura era stato il cedimento della soletta. L’allarme era stato lanciato da un automobilista che aveva notato un’ampia fessura tra l’asfalto e il cemento al centro della carreggiata.

I due Comuni, attraverso la consulenza dei rispettivi uffici tecnici, hanno commissionato le verifiche all’azienda che dovrà redigere una relazione finale. «Successivamente, sulle basi dei rilievi effettuati - ha spiegato il sindaco Giovanni Maria Cuofano - sarà possibile effettuare i lavori di messa in sicurezza del ponte con successiva riapertura al traffico veicolare e pedonale». Le due amministrazioni, all’indomani della chiusura, chiesero anche un intervento di somma urgenza al Genio Civile.

I tempi di ripristino non sembrano, al momento, brevi anche se le due amministrazioni comunali hanno voluto dare un’accelerazione trovando una perfetta intesa sulle cose da fare e invitando i responsabili dei due uffici tecnici a collaborare per evitare lungaggini. È curiosa anche la suddivisione del ponte, da un lato c’è via Fratelli Fresa, territorio di Nocera Inferiore, dall’altro via Firenze, territorio di Nocera Superiore, in mezzo la linea di confine tra le due città. Non è un caso che furono necessarie due ordinanze dei rispettivi sindaci per chiudere il ponte.

E sono stati proprio questi particolari a preoccupare chi, dal 27 febbraio scorso, è stato costretto ad individuare un nuovo itinerario per muoversi. Il peso maggiore è ricaduto sui mezzi pesanti che raggiungono le diverse aziende della zona. A risentirne, comunque, è l’intera viabilità, in particolare quella di Nocera Inferiore. La competenza dei lavori, con relativi costi, rischiava di far nascere contenziosi e lungaggini. Non è stato così. Il buon senso ha spinto i due enti a scegliere la divisione “alla romana”, battendo anche la burocrazia.

Video

C’è anche chi pensa che la vicenda del ponte possa essere l’inizio di una maggiore collaborazione tra i due Comuni e, perché no, prodromo del progetto, ora di nuovo nel cassetto, di riunificazione dei due municipi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA