Salerno, la verità sulla morte di Manuel: ad ucciderlo è stato un colpo alla testa preso contro l'elica

Ieri a Saleno l'autopsia sul corpo di Manuel Cientanni lo chef morto nella tragedia di Erchie del 14 agosto

Manuel Cientanni
Manuel Cientanni
di Viviana De Vita
Mercoledì 11 Ottobre 2023, 06:00 - Ultimo agg. 16:07
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Un fortissimo colpo alla testa, sulla parte sinistra, che gli ha provocato lo sfondamento del cranio. È morto così Manuel Cientanni, il 29enne di Pontecagnano, cuoco della Lega Navale di Salerno, vittima, lo scorso 14 agosto, di un terribile incidente in barca che lo ha fatto inabissare nel mare tra Erchie e Cetara per poi riemergere in avanzato stato di decomposizione 48 giorni dopo. Ieri, presso l’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino, c’è stato l’esame autoptico sulla salma del giovane. Sono stati i periti Orazio Cascio di Catania – in qualità di medico legale – e Luigi Agozzino di Napoli – come anatomopatologo – a dover svolgere un esame che si è rivelato particolarmente complesso proprio per il drammatico stato in cui la salma è stata restituita dal mare dopo essere stata lacerata dall’elica del motore. Presente, all’esame autoptico, anche un consulente di parte: il dottor Fernando Chiumiento, primario di Terapia intensiva del Dea della Piana del Sele, nominato dal legale della famiglia della vittima, l’avvocato Giovanni Sofia. Le conclusioni dei periti saranno depositate tra 90 giorni ma, da quello che è emerso nell’immediatezza, la morte del giovane chef è sopraggiunta sul colpo a causa del violentissimo impatto del natante sulla sua testa; per questo i periti tenderebbero ad escludere la presenza di una consistente quantità d’acqua nei polmoni ma, per avere certezza su questo aspetto, bisognerà attendere il deposito delle conclusioni. Omicidio colposo, distruzione di cadavere e omissione di soccorso sono le imputazioni provvisorie ipotizzate dalla Procura a carico dei due amici che in quella tragica giornata erano in barca con Manuel – un lavapiatti 19enne originario del Marocco, ed un 33enne russo residente a Battipaglia – e a carico del proprietario della società di noleggio alla quale i tre si erano rivolti per affittare lo scafo da 40 cavalli. 
GLI INTERROGATORI
I tre indagati, assistiti dagli avvocati Carlo Di Ruocco e Francesco Oliveto, qualche giorno fa sono stati interrogati dai sostituti procuratori Alessandro Di Vico e Morris Saba ma hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Le primissime versioni rese dai due amici agli inquirenti, però, non collimerebbero perfettamente. Intanto ieri sera è stato conferito l’incarico ad un ingegnere informatico al fine di esaminare il telefono sequestrato del 19enne marocchino sul quale potrebbero essere state registrate le Stories destinate a Instagram proprio pochi minuti prima del tragico incidente nel quale ha perso la vita Manuel. La Procura vuole capire chi dei due indagati, al momento del fatto, si trovasse alla guida dell’imbarcazione: in base alla prima ricostruzionedegli inquirenti, era il 19enne a guidare mentre il giovane dell’Est si sarebbe subito buttato in mare per soccorrere l’amico. Un altro mistero resta il luogo del ritrovamento del cadavere, a un miglio dalla costa di Erchie, quasi nello stesso punto in cui era scomparso. Le operazioni di ricerca erano cominciate lo stesso pomeriggio del 14 agosto con l’ausilio di due elicotteri e con le motovedette della Guardia Costiera e della sezione operativa navale della Guardia di Finanza. Da Napoli erano giunti i sommozzatori del Nucleo Subacqueo della Capitaneria di Porto e dei vigili del fuoco ma di Manuel, nessuna traccia, nemmeno nei giorni successivi quando le ricerche sono continuate con la motovedetta della Guardia Costiera.

Il suo corpo straziato è stato restituito dal mare lo scorso 2 ottobre: forse, per 48 lunghissimi giorni, è rimasto incastrato tra gli scogli e le alghe per poi staccarsi in seguito al deterioramento. Intanto la salma del giovane è stata liberata e finalmente restituita alla famiglia. Questa mattina, alle 10,30, presso la Congrega “Sacro cuore di Gesù”, sarà allestita la Camera ardente, mentre alle 15,30, presso la “Casa del ragazzo” di Pontecagnano, si terranno i funerali.

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