Premio Sele d'Oro Mezzogiorno 2023, l'elenco dei premiati:

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Oliveto Citra e presidente Comitato organizzatore Mino Pignata e del presidente della Giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, Amedeo Lepore, interverrà il deputato della Repubblica Piero De Luca

Premio Sele D'oro 2023
Premio Sele D'oro 2023
Venerdì 8 Settembre 2023, 19:02 - Ultimo agg. 19:55
9 Minuti di Lettura

La Giuria ha reso pubblici i nomi e i riconoscimenti della XXXIX edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. I premi saranno consegnati sabato 9 settembre, nel corso di Mediterranei, la Cerimonia di consegna dei riconoscimenti, in programma alle ore 20.00 presso l’Auditorium – Largo della Memoria di Oliveto Citra. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Oliveto Citra e presidente Comitato organizzatore Mino Pignata e del presidente della Giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, Amedeo Lepore, interverrà il deputato della Repubblica Piero De Luca.

Di seguito, l’elenco dei premiati sezione per sezione.

PREMI SPECIALI DELLA GIURIA

LUCIO D’ALESSANRO

A Lucio d’Alessandro va il Premio speciale della Giuria del Sele d’Oro Mezzogiorno per l’alta formazione e l’Università.

MOTIVAZIONE: «LA SCUOLA E LA VITA»: il binomio che identifica il modello desanctisiano, convergente in un ideale integrale, di natura etico-politica, corrisponde in pieno all’itinerario umano e istituzionale di Lucio d’Alessandro. Professore di Sociologia giuridica, Vice-presidente del CNR, Vice-Presidente della CRUI, Rettore esemplare, per fattività e prestigio intellettuale, dell’Università Suor Orsola Benincasa, infine scrittore notevolissimo, Lucio d’Alessandro non si lascia racchiudere nella somma dei suoi ruoli. Il suo impegno pionieristico e costante nel tempo a favore della formazione, con particolare riferimento alla società meridionale e alla sua tradizione filosofica e pedagogica, da Giambattista Vico a Benedetto Croce, rappresenta infatti un elemento costitutivo che ne investe la personalità, l’autorevolezza indiscussa, l’ethos profondo. La Giuria del Premio Sele d’Oro intende rendere omaggio, con questo speciale riconoscimento, alle pratiche messe in atto, agli studi analitici sulla scuola e sull’Università (cfr. almeno Università quarta dimensione, Milano-Udine, 2016; Universitas, exodus, communitas, Napoli, 2011) ai puntuali interventi militanti di una figura tra le più significative in Italia. Nella prospettiva, ognora perseguìta, del radicamento dei giovani nel Mezzogiorno, quindi della grande questione strutturale del lavoro, il Professore d’Alessandro ha saputo testimoniare il valore maieutico della trasmissione del sapere, creatrice di progresso scientifico, ma anche di memoria collettiva, di comunità, di pensiero democratico: compito precipuo nel quale il «ceto civile» si riconosce, a sua volta formandosi e rafforzandosi con nuove ragioni e nuovi progetti.

ANDREA PRETE

Ad Andrea Prete va il Premio speciale della Giuria del Sele d’Oro Mezzogiorno per l’imprenditoria e le imprese.

MOTIVAZIONE: Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, ha dato lustro al Mezzogiorno non solo attraverso la direzione per alcuni decenni di un’impresa innovativa, specializzata nella produzione di cavi elettrici per automazione industriale e strumentazione, ma anche svolgendo ruoli di primaria importanza nel sistema imprenditoriale e camerale della Campania e del Paese. Vice-Presidente vicario di Unioncamere dal 2018, è Presidente di Unioncamere dal 21 luglio 2021. Presidente della Camera di commercio di Salerno dal 2015 e Presidente di Unioncamere Campania, è stato nominato, tra gli altri significativi ruoli ricoperti, nei CdA di Infocamere e Gesac (società di gestione dell’Aeroporto di Napoli). È stato componente della Giunta nazionale di Confindustria nel 2006-2009 e ha ricoperto l’incarico di Presidente di Confindustria Salerno (tra il 2003 e il 2007 e tra 2017 e il 2021), nonché quello di membro del direttivo regionale e Vice-Presidente di Confindustria regionale. In questi incarichi, si è distinto per le sue capacità di unificare e mettere in movimento forze qualificate dell’impresa e del mondo economico su temi di importanza cruciale per la crescita dell’Italia e del Mezzogiorno. La Giuria del Sele d’Oro ha deciso di conferire il Premio ad Andrea Prete anche per il garbo e l’impegno che mette nella presidenza di Unioncamere, come valore aggiunto di un’istituzione fondamentale nell’interpretazione e nella gestione dell’economia nazionale e internazionale.

FRANCESCO DE CORE

A Francesco de Core va il Premio speciale della Giuria del Sele d’Oro Mezzogiorno per il Mezzogiorno e la Coesione.

MOTIVAZIONE: Giornalista di grande talento e comprovata esperienza, Francesco de Core ha svolto ruoli di punta in diverse testate nazionali della carta stampata e della radiotelevisione e dirige da oltre un anno Il Mattino.

Inoltre, ha pubblicato numerosi saggi e volumi di valore, tra i quali gli scritti dedicati a Ignazio Silone e Caravaggio. È un uomo del Sud, che conosce nel profondo le sue sofferenze e la sua geografia umana, economica e sociale. Egli svolge la sua attività di direzione puntando su una informazione credibile, autorevole, ma anche capace di innovare e seguire le autostrade del web e del digitale. Al tema del Sud, in un ruolo di analisi, vigilanza e promozione del territorio, dedica spazio non per trovare soluzioni dirette, ma per indicare all’autorità politica e amministrativa possibili strade da percorrere fino in fondo e tramutare in concrete strategie. de Core intende fare luce soprattutto sul Sud dove prevale il buio, fatto di stagnazione, arretratezza e divario con il resto del Paese. Scommettendo su un Mezzogiorno moderno, che non si piange addosso, ma che pone al centro del proprio riscatto la responsabilità nel corretto ed efficace uso delle risorse pubbliche e nella valorizzazione delle iniziative private come delle esperienze sociali più significative. Nel corso di questi anni, è stato in grado di aprire un intenso e proficuo dibattito culturale su questi temi, dimostrando di essere non solo un giornalista avvertito e attento, ma un intellettuale raffinato e sempre connesso al suo territorio di origine, in una chiave mai localistica, ma rivolta a uno scenario globale.

SEBASTIANO MAFFETTONE riceve il Premio Bona Praxis per l’etica, la cultura e le iniziative sociali come ideatore, fondatore, direttore e animatore di Ethos.

Filosofo di fama internazionale e Professore presso l’Università Luiss di Roma, ha insegnato in alcune tra la più importanti Università del mondo. Autore di numerosissimi volumi e saggi scientifici, editorialista di diverse testate giornalistiche, ha fornito un contributo fondamentale alle istituzioni e alla società anche in Campania e nel Mezzogiorno, con l’apporto illuminato della sua opera a favore della cultura e dello sviluppo del Sud. Il premio viene assegnato a Sebastiano Maffettone, in particolare, per la sua carica innovativa e il suo apporto creativo e lungimirante a un progetto di valore globale. Ethos è un Osservatorio di etica pubblica, istituito nel 2019 presso la Luiss Business School, dove svolge attività di ricerca, consulenza e formazione nell’ambito di diversi settori dell’etica pubblica. Di Ethos fanno parte personalità di spicco della cultura italiana, studiosi e professionisti nei vari settori di ricerca e studenti. Lo scopo principale è quello di esaminare grandi questioni della società contemporanea in una prospettiva etica, fornendo un contributo essenziale alla creazione di un tessuto sociale consapevole delle proprie responsabilità e del proprio ruolo, indicando alle istituzioni un campo di azione di notevole significato e valore.

LAURA VALENTE, riceve il Premio Bona Praxis per l’etica e le iniziative artistiche e culturali, per le sue capacità creative e manageriali che la portano a promuovere format culturali innovativi e sostenibili. Milanese doc, vive a Napoli da tanti anni ed è lì che si sente a casa. Giornalista per il Corriere del Mezzogiorno e per varie altre testate, specializzata nel settore delle imprese culturali, ha sviluppato attività in vari campi dell’arte e dello spettacolo. Molto significativa la sua presidenza del Museo Madre, primo polo museale di arte contemporanea situato nel cuore del centro storico della città partenopea. In generale, la sua attività ha mostrato come la passione per questa terra – e non solo le origini e l’appartenenza meridionali – può diventare una leva fondamentale per la promozione del Mezzogiorno.

SEZIONE GIORNALISMO

Il premio Sele d’Oro GIORNALISMO, intitolato alla memoria di Michele Tito, è assegnato quest’anno ad ANDREA BASSI del Messagero e OSVALDO DE PAOLINI per l’articolo (L’autonomia e i sindaci che temono il grande Nord, 25 marzo 2023) sull’autonomia differenziata chiesta da Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. L’articolo mette in risalto due aspetti cruciali del disegno portato avanti dal ministro Roberto Calderoli. Il primo viene definito come “il secondo tempo dell’autonomia”, la possibilità cioè, che si possa arrivare per via costituzionale, usando i varchi della riforma del Titolo V, al vecchio progetto del “Grande Nord” che è alle radici della nascita prima e del successo politico poi, della Lega Nord di Umberto Bossi all’inizio degli anni ‘90. Il secondo aspetto cruciale affronta un vulnus dell’iter procedimentale dell’autonomia: la scarsissima trasparenza nella formazione degli atti che sono alla base di un progetto di vitale importanza per l’unità e la tenuta economica e sociale dell’intero territorio nazionale e soprattutto del Mezzogiorno. Il riconoscimento ai due giornalisti viene assegnato anche in relazione alla loro più generale attività di scrupolosa cura e indagine rivolta ai problemi del Sud e alle politiche nazionali dedicate a quest’area, di fondamentale importanza per la ripresa e lo sviluppo del Paese.

Menzione speciale della Giuria per ANTONIO TROISE nell’ambito del premio GIORNALISMO intitolato alla memoria di Michele Tito. L’articolo presentato (La casa solidale che rinasce a Napoli grazie al social bond, pubblicato su “Quotidiano Nazionale” il 15 maggio 2023) è un racconto, una bella storia di solidarietà fra il Nord e il Sud, costruita anche attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi. Infatti, la banca Guber, con sede a Brescia, ha accolto l’invito di Foqus, l’associazione che da dieci anni si occupa della rigenerazione dei quartieri spagnoli, per contribuire al finanziamento di un intervento per il recupero di un immobile, opportunamente sequestrato, che apparteneva ad un boss della camorra. La Banca emetterà social bonds allo scopo di coprire le spese di ristrutturazione dell’edificio, che ospiterà, poi, attività sociali a vantaggio del quartiere. In particolare, una scuola dedicata a ragazzi con disabilità. Una storia emblematica di quello che si può realizzare quando Nord e Sud finalmente si mettono insieme nell’interesse del Paese. Antonio Troise non solo è autore di questa notevole testimonianza, ma, insieme al ruolo di giornalista, ha svolto attività di comunicazione a supporto di istituzioni ed enti nazionali che contribuiscono con la loro azione allo sviluppo del Mezzogiorno.

Premio speciale degli Enti Locali a DONATELLA ANTONIOLI per l’attività di coordinamento, organizzazione e comunicazione svolta nell’ambito della sua ampia e diversificata carriera giornalistica. Donatella Antonioli ha lavorato a lungo a Paese Sera, con vari direttori (Giuseppe Fiori, Andrea Barbato, Piero Pratesi e Claudio Fracassi). Ha collaborato, inoltre, con Il Nuovo Spettatore Italiano, con Avvenimenti, con Rai3 e, da fondatrice, con l’Agenzia Dire. Ha poi seguito un percorso di carattere istituzionale, che l’ha portata a svolgere il ruolo di portavoce per alcuni Ministri e per il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. In particolare, nell’attività di comunicazione per il Ministero per il Mezzogiorno si è distinta per la conoscenza di una realtà complessa e articolata come quella meridionale, oltre per la sua capacità di rappresentare i provvedimenti e le iniziative di governo per i territori del Sud con grande capacità informativa, semplicità di divulgazione e precisione descrittiva. In questi ultimi anni, ha svolto una intensa attività organizzativa, di comunicazione e diffusione di conoscenze per Fondazioni ed Enti che si occupano dello sviluppo del Mezzogiorno. Una giornalista, dunque, a tutto tondo, che è riuscita ad uscire da un cliché tradizionale, sapendo ricoprire funzioni e compiti diversi nell’ambito del mondo dell’informazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA