Salerno, l'ultimo saluto a Gianluca: per le nostre figlie sarai sempre il «dolce papà»

Lo strazio della moglie Feliciana ai funerali a Salerno, il parroco: diamo alla sua famiglia la forza che lui dava a noi

I funerali del fisoterapista
I funerali del fisoterapista
di Brigida Vicinanza
Giovedì 16 Maggio 2024, 06:05
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Nella chiesa del Gesù Redentore di Mercatello c’è posto soltanto per l’amore immenso che ha illuminato le vite di chi ha conosciuto Gianluca Chiaiese, il 37enne fisioterapista salernitano che ha perso la vita in un incidente stradale nella notte tra lunedì e martedì a Cava de’ Tirreni. Ad accogliere la bara e la folla davanti al sagrato della chiesa della zona orientale, ieri pomeriggio, gli amici, i parenti e i pazienti di Gianluca e uno striscione che sintetizza in poche ed emozionanti parole quello che è stato e che continuerà ad essere il giovane di Torrione che ha lasciato una moglie e due figlie piccole (di 5 e 9 anni) in una notte tragica. «Bontà d’animo e spirito libero...un supporto per chi ti amava» scritto su uno sfondo bianco in un dolce corsivo e illuminato da un sole caldo di primavera. Tante, troppe persone in chiesa e fuori ad accogliere Gianluca per un’ultima volta accompagnato dagli applausi scroscianti e una foto con un sorriso emblematico davanti alla sciarpa granata della Salernitana. Quello stesso sorriso ricordato da tutti, tra le lacrime e la commozione di chi ha condiviso con il giovane salernitano trasferte e giornate allo stadio Arechi: un tifosissimo granata che amava la squadra della sua città e sapeva gioire anche attraverso lo sport, così come durante quelle cene e quelle feste tra gli amici di sempre che – commossi – provano a leggere un pensiero durante l’omelia. 
IL RICORDO
La stessa commozione di don Ciro Torre che ha celebrato il rito funebre con tanti rimasti in piedi all’esterno del cortile e che ha lasciato il tempo di quel momento sacro proprio alle parole della moglie Feliciana, "regalate" ad un foglio bianco e alla penna e lette da un’amica. «Gianluca, amore di tutti: chiunque ti ha incrociato nella sua vita ha avuto modo di provare la tua bontà, la tua disponibilità e soprattutto il tuo sorriso. Io, le tue figlie, la tua famiglia e i tuoi amici, tutti abbiamo sentito il tuo amore pieno di slancio, di allegria, di voglia di vita. Nella tua vita – ha scritto la moglie - hai affrontato tutto con fierezza, entusiasmo, con progetti ogni giorno diversi e senza limiti. Ogni giorno un sogno nuovo: in questo modo la tua vita è stata comunque da sogno. Avevi sempre una piccola occasione per dimostrare di essere felice e questa felicità l'hai donata a chiunque ha incrociato il tuo sguardo. Uomo generoso nei sentimenti e negli affetti, riuscivi in un attimo ad entrare nel cuore di tutti. È per questo che resterai sempre con noi, ogni volta che ne avremo bisogno sarà il tuo sorriso a darci la forza necessaria. Non esiste il padre perfetto ma posso affermare che tu, con le tue peculiarità, hai saputo rendere tutto speciale per le nostre bambine. Sono sicura, e te lo assicuro, che resterai sempre il loro dolce papà. Nemmeno per un attimo ti abbandoneremo. Sei con noi: grazie per averci regalato la tua vita». Una vita ancora piena, trasportata ad altre vite, condivisa con tutti con il pensiero lasciato dagli amici che – a loro volta, dicono – non lasceranno mai sole le figlie e la moglie. 
IL SACERDOTE
Don Torre, poi, ha chiesto alle tante persone presenti di «dire grazie per i gesti e le parole di Gianluca» perchè «il tuo posto – ha detto - resta inevitabilmente qui, la tua assenza fa male ma nessuno ti dimenticherà. Non potevamo immaginare di ritrovarci qui oggi, viviamo nell’incertezza del domani. Ma l’amore ci farà ricordare sempre di questo ragazzo, come ha saputo dare vita e sostegno agli altri, noi dobbiamo farlo insieme a lui adesso».

Sulle note di «Love of my life» prima (cantata da una rappresentanza del coro di cui faceva parte il papà di Gianluca tanti anni fa, diretto da Ciro Caravano) e «Abbracciame» dopo nel cortile davanti alla chiesa, Gianluca ha lasciato il suo segno dolce, ancora una volta, unendo tutti in un vero e proprio abbraccio di vita, quella vita che amava tanto e che gli è stata strappata troppo presto da una tragica fatalità.

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