Salerno, alle superiori bocciato uno studente su dieci

Ecco i risultati degli scrutini: almeno un'insufficienza per quasi duemila alunni

A Salerno record di bocciati
A Salerno record di bocciati
di ​Gianluca Sollazzo
Martedì 4 Luglio 2023, 05:30
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Un aumento record dell’abbassamento del livello di competenze soprattutto in matematica e inglese. È la scure post Covid. Dieci alunni su cento non hanno passato l’anno scolastico a Salerno. E le sospensioni di giudizio riguardano circa il 20% degli studenti. Meno promossi a giugno e più sospensioni di giudizio con l’inevitabile conseguenza che in tanti dovranno passare l’estate sui libri. Ecco il verdetto degli scrutini delle scuole superiori salernitane. 

A soffrire sono soprattutto i ragazzi del biennio e del terzo anno, ovvero le generazioni colpite dagli effetti della didattica a singhiozzo negli anni tra il 2020 e il 2022. La crisi dei profitti è cominciata a marzo del 2020, con lo scoppio della pandemia da Covid 19, ed è emersa palese nei risultati dell’ultimo anno scolastico.

Dopo l’anno di tregua, determinato dalle promozioni ope legis imposte nel 2020, e ancora, dopo la tolleranza e flessibilità nell’anno scolastico 2021-2022, quest’anno le cose sono molto cambiate. Affiorano tutte le fragilità di quegli studenti che hanno sofferto maggiormente il peso degli ultimi anni.

A Salerno si registrano 430 ragazzi bocciati alle superiori (di cui 202 al primo biennio): è quanto emergenze dall’esito degli scrutini delle classi intermedie. È la mancata frequenza la causa principale di non ammissione alle classe successive. Le carenze di profitto c’entrano fino a un certo punto, perché nel 90% dei casi i 430 alunni bocciati sul territorio comunale non hanno frequentato i tre quarti del monte orario annuo e hanno superato il 25% delle assenze consentire durante l’anno scolastico appena trascorso. Ma a balzare in modo allarmante è il dato delle sospensioni di giudizio. Dovrà recuperare una più insufficienze entro il primo settembre circa il 20% degli studenti del capoluogo. Numeri eloquenti arrivano dalle scuole. Su 9.700 studenti delle classi intermedie iscritti alle superiori di Salerno, ben 1.940 hanno riportato almeno una insufficienza che andrà recuperata attraverso lo studio estivo e i corsi di recupero che le scuole avvieranno tra pochi giorni, tra luglio e agosto. E sullo sfondo si attendono anche gli esiti delle prove Invalsi somministrate pochi mesi fa. 

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«Senz’altro gli studenti con debito formativo nel Triennio sono più numerosi rispetto a quelli del primo Biennio – dichiara Anna Laura Giannantonio, preside del liceo scientifico Da Procida - In particolare, si sono registrate maggiori carenze in Matematica e Fisica rispetto alle altre discipline del curricolo scolastico. Trattasi, a mio parere, di lacune strutturali derivanti dal periodo della pandemia che ha bloccato il regolare processo di apprendimento di molti alunni, impedendo loro di maturare appieno e in maniera sistematica quelle competenze scientifiche di base, che necessitano di tempo e progressione culturale».

«La novità è che una parte significativa dei non ammessi deriva da una mancata frequenza – dichiara Elisabetta Barone, preside liceo Alfano I di Salerno - Lascito del post pandemia è certamente l’aumento degli studenti che fa fatica a seguire in maniera sistematica. Ritengo però che l’analisi dei numeri non restituisca una foto fedele dello stato dei nostri giovani. La pandemia ha spinto verso un isolamento radicale persone che vivevano già in maniera individualista. Sono venute meno le relazioni e la capacità di dialogo. Viceversa sono cresciuti in maniera spropositata egocentrismo, narcisismo, solipsismo. In questa situazione di contesto è necessario che la scuola offra agli studenti occasioni di incontro, di relazioni, di riflessione condivisa per la costruzione del bene comune. E non è un caso – chiude Barone - che le difficoltà maggiori si siano registrate nell’ambito dell’insegnamento e dell’apprendimento dell’educazione civica».

«Siamo ritornati alla normalità, pertanto, si è stati meno clementi rispetto agli ultimi due anni – osserva Barbara Figliolia, preside liceo Severi - Si sono registrati diversi studenti con giudizio sospeso, mentre abbiamo, per quanto possibile, cercato di evitare di respingere gli studenti, specie quelli del biennio: le lacune, accumulate dai ragazzi a causa della Dad, non possono essere tutte addebitate al loro scarso impegno».

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