Una mascherina chirurgica gettata a terra ogni minuto di passeggiata. È questo il primo dato salernitano che emerge dall'indagine condotta da Legambiente Campania che ha analizzato, nei cinque comuni capoluogo di provincia del territorio, alcune arterie stradali per vedere la quantità di rifiuti Covid abbandonati. Il protocollo di indagine standard ha previsto, in un percorso di 1 km di lunghezza nelle nostre città, il conteggio di tutti i rifiuti legati all'attuale crisi pandemica. L'indagine ha visto quindi l'individuazione e la catalogazione, nei vari transetti cittadini, dei dispositivi di protezione come mascherine chirurgiche, di stoffa, del tipo FFP2/FF3 e dei guanti ma anche di altre tipologie di rifiuto che avessero uno stretto legame con la crisi sanitaria in atto, come le salviette per l'igiene delle mani, contenitore di gel igienizzante, l'imballaggio esterno delle mascherine. A Salerno l'indagine e è stata effettuata su due strade, una del centro cittadino, condotta a maggio, e l'altra verso la strada del lungomare, eseguita a settembre. Complessivamente sono stati individuati in media 8,5 rifiuti Covid abbandonati per chilometro. Nel dettaglio, nel centro cittadino sono stati individuati complessivamente 11 rifiuti legati alla crisi pandemica che sono per il 100% mascherine del tipo chirurgico, con una media, come detto, di 0,8 mascherine per ogni minuto di camminata. Per il tratto di strada adiacente al lungomare, sono stati individuati complessivamente 6 rifiuti con una media di 0,4 mascherine al minuto. Anche in questo caso solo mascherine, di cui 5 (pari al 83%) del tipo chirurgico e 1 (17%) del tipo FFP2/FFP3.
Intanto, proprio ieri l'amministrazione comunale di Salerno ha ufficializzato, con due ordinanze specifiche, la modifica delle sanzioni per gli «errori» di conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini salernitani.
La seconda ordinanza di ieri del Comune di Salerno riguarda una specifica zona del centro storico cittadino, compresa tra piazza Flavio Gioia, via dei Mercanti, via Einaudi, lungomare Trieste e via Verdi. In tutta questa zona, che comprende molti locali commerciali e tappe della movida cittadina, i rifiuti devono essere conferiti solo all'interno delle biopattumiere o dei bidoni carrellati.