Salerno, fidanzati accusati di stupro: «Eravamo ubriachi, io non sono un mostro e lui non ricorda nulla»

I messaggi della ragazza all'amica vittima della violenza

Violenza sulle donne
Violenza sulle donne
di ​Viviana De Vita
Giovedì 5 Ottobre 2023, 03:50
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«Non ci sono spiegazioni è come dici tu: se ti chiedo come stai è perché mi importa...nonostante lo sbaglio. Stavamo tutti ubriachi ma è una cosa non perdonabile e lo so. Non sono il mostro che si è presentato ieri in un momento che non si connetteva». Sono alcuni stralci dei messaggi scambiati il primo settembre dello scorso anno, un giorno dopo lo stupro, tra la 19enne salernitana vittima di violenza sessuale di gruppo e l’amica, finita ora con il fidanzato sotto accusa, a rappresentare – secondo l’avvocato di parte civile Claudia Pecoraro – una sorta di confessione “stragiudiziale” che, a parere del legale del centro antiviolenza “Leucosia” di via Patella, non può essere ignorata dai giudici. Proprio quelle conversazioni rappresentano il cuore della discussione della penalista apertasi, davanti al collegio della terza sezione penale (Presidente Passaro), dopo la requisitoria del pubblico ministero che ha chiesto 8 anni e 10 mesi di reclusione per il 35enne P.P. (raggiunto lo scorso gennaio da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere), e 5 anni e 4 mesi per T.C., 22 anni, finita ai domiciliari.

I messaggi, finiti insieme ad una telefonata registrata dalla vittima, nel fascicolo investigativo, sembrerebbero corroborare le pesanti accuse della Procura a carico dei due fidanzati. In quelle conversazioni l’imputata prima afferma di non ricordare nulla, poi, incalzata dall’amica, ammette l’errore. «Se non capivo di avere torto nonostante eravamo brilli – scrive T.C. – non mi mettevo a chiederti come stai».

Più volte la vittima chiede all’amica di darle l’indirizzo del fidanzato. T.C. ha paura, teme che la vicenda possa uscire fuori e implora la vittima di tacere: «Spero che ciò che è successo rimanga qui come t’ho detto». La 22enne non vuole che l’amica coinvolga il ragazzo: «Lui non si ricorda nulla ma ha capito lo sbaglio».

Secondo le accuse della Procura la violenza sarebbe stata consumata proprio a casa della 22enne: è lì che, come documentato dalle telecamere presenti nella zona, i due fidanzati avrebbero condotto l’amica dopo una serata trascorsa in una nota discoteca della Costa sud di Salerno. Giunti all’interno della camera da letto, la 22enne avrebbe spogliato la 19enne: poi il 35enne avrebbe abusato della ragazza mentre la fidanzata guardava indifferente e dava il suo consenso alle richieste sessuali esplicite avanzate dal fidanzato nei confronti della vittima che, a causa dei troppi alcolici assunti durante la serata, non era perfettamente lucida. I due fidanzati non si sarebbero fermati neppure quando la 19enne, in lacrime, li implorava di lasciarla andare perché non stava bene ed era in preda ad un attacco di panico. «Lei – ha affermato la 19enne in sede di denuncia – mi ha guardata per tutto il tempo. Io le chiedevo aiuto ma lei non mi ha proprio pensato e mi guardava indifferente. Lui mi violentava e chiedeva a lei cosa mi potesse fare: lei diceva sì non ti preoccupare, vai tranquillo. Io non lo so, forse ho perso i sensi».

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