Frana Sarno, due milioni per i risarcimenti ai familiari delle vittime

Frana Sarno, due milioni per i risarcimenti ai familiari delle vittime
di Rossella Liguori
Mercoledì 11 Dicembre 2013, 11:06 - Ultimo agg. 12:47
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SARNO. Nel bilancio di previsione due milioni di euro per i familiari delle vittime dell’alluvione del 5 maggio 98.



Il comune cerca di evitare le conseguenze di una eventuale «soccombenza» derivante dai giudizi sulla frana. Un emendamento presentato dal sindaco, Amilcare Mancusi, direttamente in seduta di consiglio, è ora lo strumento utile a liberare, per esigenze di emergenza date da azioni legali, parte di avanzo di amministrazione.



Così si vanno a coprire in parte, le sentenze esecutive e si tenta di scongiurare uno squilibrio interno al bilancio. La modifica apportata al documento contabile per il 2013 riguarda la parte concernente l’applicazione dell’avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto del conto consuntivo del 2012, già approvato in sede di consiglio comunale lo scorso maggio.



L’applicazione dell’avanzo di amministrazione svincolato è reso necessario per la salvaguardia degli equilibri di bilancio ed è pari ad un importo di euro 1.918.195,20. Si sfiorano i 2 milioni di euro, circa 4 miliardi delle vecchie lire, che andranno a colmare gli esborsi per le parti civili. L’aspetto del risarcimento dei familiari, nella sentenza di condanna dell’ex sindaco Gerardo Basile, era stato poco considerato in un primo momento, arrivando però a far traballare le casse del comune, con la condanna a pagare una cifra a più zeri, ed a far correre ai ripari funzionari ed amministratori alla ricerca di soluzioni tecniche per evitare il tracollo finanziario.



La provvisionale decisa per le parti civili di fatto rischia di determinare un vero fallimento dell’ente. Una prima stima degli esborsi decisi dalla magistratura penale arriva infatti a circa cinque milioni di euro, con annesse le spese legali proporzionali a seconda del numero delle parti che ogni avvocato ha patrocinato.



I familiari delle 137 vittime costituitisi nel giudizio come parti civili sono 156, ciascuno ha diritto ad una provvisionale di trentamila euro che i giudici hanno quantificato come «pretium doloris», è stato quindi riconosciuto il danno morale dovuto alla perdita dei cari nella frana che il 5 maggio 1998 distrusse interi quartieri della città.
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