Morto dopo intervento per colecisti,
indagato medico ospedale Pagani

Morto dopo intervento per colecisti, indagato medico ospedale Pagani
di Nicola Sorrentino
Domenica 3 Luglio 2022, 06:20 - Ultimo agg. 11:25
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Un medico in servizio all’ospedale di Pagani è indagato per omicidio colposo. Stando alle accuse della Procura di Nocera Inferiore, che ha da poco concluso l’inchiesta nei suoi confronti, il medico non avrebbe predisposto esami e controlli in ragione della presenza di un’emorragia interna in un paziente, che poi andrò incontro alla morte. Quest’ultimo, 57enne originario di Nocera Inferiore, era deceduto il giorno dopo un intervento per colecisti, il 23 settembre del 2021 all’Andrea Tortora di Pagani. Un mese prima, lamentando dolori all’addome, aveva deciso di effettuare una serie di accertamenti sanitari e radiografie, riscontrando la presenza poi di una colecisti. L’operazione per rimuoverla fu programmata per il 22 settembre. Al termine dell’intervento, il paziente tranquillizzò la famiglia, attraverso una telefonata, spiegando che tutto si era svolto senza alcun problema. Il giorno dopo per la famiglia arrivò la doccia gelata, con un medico che comunicò alla moglie che il marito era deceduto per un arresto cardiaco. 

La decisione di sporgere denuncia ai carabinieri per i familiari fu immediata.

Con la denuncia si chiese di accertare la verità su quanto accaduto, anche in considerazione del fatto che l’operazione chirurgica fosse andata a buon fine. Il paziente, inoltre, non soffriva di alcuna patologia. Stando a quanto ricostruito dalla Procura, che ha invece disposto l’archiviazione per altre posizioni, l’unico medico ora indagato, durante il suo turno di lavoro, terminato alle 8 del mattino del giorno 23 settembre, si sarebbe macchiato di «negligenza, imprudenza ed imperizia». Infatti, nonostante le condizioni del paziente fossero «tali da far sospettare la presenza di un’emorragia interna nel periodo post-operatorio, non predisponeva tempestivamente adeguati esami e controlli». Come l’esecuzione di un nuovo intervento chirurgico di laparatomia esplorativa. In questo modo non si evitò il decesso del paziente. A seguito della denuncia, l’autorità giudiziaria dispose l’autopsia sul corpo del 57enne. I risultati depositati esclusero responsabilità nei medici che lo operarono, a differenza dell’altro, che non avrebbe ravvisato una situazione di pericolo così come della necessità di un nuovo intervento urgente. Questo stando alle conclusioni del medico legale nominato dalla Procura. Con la conclusione dell’indagine preliminare, l’indagato avrà tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogato sulla vicenda. L’accusa è di omicidio colposo. Al termine, la Procura chiederà l’eventuale rinvio a giudizio, che dovrà poi essere discusso dal gip, in udienza preliminare. Solo dopo quella fase, valutati tutti gli elementi dell’accusa e della difesa del professionista, si deciderà se mandare o meno il medico sotto processo. 

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