Sarno, nasconde un telefono sotto l’auto per controllarla: un 49enne ai domiciliari

In un’altra occasione, l’indagato riuscì ad entrare nell’auto della vittima e ad accusarla di averlo rovinato.

Stalking
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di Nicola Sorrentino
Martedì 9 Gennaio 2024, 07:00
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Tormentata per quasi due anni dal suo ex, che arrivò persino a piazzarle un telefono cellulare sotto la macchina, in modo da poterla seguire ovunque. Giorni fa, con l’accusa di stalking, un 49enne di Nocera Inferiore è finito agli arresti domiciliari. Ieri mattina, dinanzi al Gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Stando alle accuse, dal 2021 alla fine del 2023, l’uomo avrebbe molestato e minacciato la ex compagna, non avendo mai accettato la fine della relazione.

Gli episodi, tanti quelli ricostruiti dai carabinieri, si sarebbero verificati tra i comuni di Nocera Inferiore e Sarno. Tra questi, l’averla seguita in un negozio per mostrarle un coltello, custodito all’interno di un libretto con le prescrizioni della misura della sorveglianza speciale, alla quale era stato sottoposto in precedenza. Ancora, in un’altra occasione, l’indagato riuscì ad entrare nell’auto della vittima e ad accusarla di averlo rovinato. Gli episodi riscontrati dai carabinieri raccontano di continui appostamenti e pedinamenti dell’indagato, che spesso si piazzava sotto l’abitazione della vittima, spingendosi inoltre anche ad inseguirla in auto. A carico dell’uomo esisteva già un divieto di avvicinamento per una precedente denuncia, sporta sempre dalla donna.

Il 49enne era stato poi condannato, con abbreviato, alla pena di 1 anno e 10 mesi di reclusione, con le accuse di stalking e lesioni personali aggravate. Nonostante la sentenza, era ritornato a perseguitare la donna, la quale fu costretta così a sporgere una nuova denuncia alla fine dello scorso mese di dicembre. L’uomo risponde anche del possesso di un coltello in luogo pubblico. L’avergli bloccato telefonate e messaggi avrebbe determinato nello stesso ulteriore nervosismo, al punto che più volte le forze dell’ordine erano dovute intervenire per evitare conseguenze peggiori tra i due.

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Nel tornare a casa, in un’occasione, la donna trovò un telefono cellulare sotto la propria auto, probabilmente utilizzato dall’uomo per localizzare la vittima.
 

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