Terremoto Marocco, il gruppo di Salerno in vacanza premio: «Come in Irpinia, la terra trema ancora»

«Abbiamo dormito a bordo piscina, è stato infernale»

Ecatombe terremoto in Marocco
Ecatombe terremoto in Marocco
di Pasquale Sorrentino
Domenica 10 Settembre 2023, 10:00 - Ultimo agg. 16:57
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«Abbiamo dormito, o provato a farlo, sui lettini a bordo piscina del nostro albergo, un piano della struttura è caduto e attorno a noi ci sono tante macerie, persone ferite, caos e tanta paura. Abbiamo tanta paura, è stato terribile». A raccontare quanto provato a Marrakech, subito dopo lo sciame sismico che ha colpito e sta colpendo il Marocco, è Samantha Elisio, una commerciante di Polla, in provincia di Salerno. La donna è in Marocco insieme ad altri otto cittadini della stessa provincia e a una capogruppo originaria di Napoli, per una vacanza premio offerta dalla ditta per cui lavora per i risultati conseguiti nel corso dell'ultimo anno.

Sono arrivati da alcuni giorni in Africa, dopo essere partiti dall'aeroporto di Capodichino. Arrivano da Battipaglia, Agropoli, Campagna e Buccino oltre che da Polla. «Siamo senza parole per quanto è stato brutto - racconta invece un'altra imprenditrice dello stesso gruppo, Sabina Del Bagno -, anzi brutto è dire poco.

Appena trema anche una foglia siamo terrorizzati dalla paura e pensiamo possa essere una scossa tremenda come quella più forte». Il gruppo era nella piazza principale di Marrakech quando è avvenuta la scossa di terremoto più forte. «Noi, insieme a un altro gruppo di italiani, eravamo nella piazza principale dove è crollata una parte della moschea e una palazzina quando abbiamo avvertito la scossa. All'inizio non abbiamo capito cosa stava accadendo, perché vedevamo solo tanto un fumo e persone in preda al panico. Era fumo di edifici, palazzi, lo abbiamo compreso subito dopo. Un inferno, abbiamo provato a tornare immediatamente in albergo ma lo scenario era apocalittico: persone a terra ferite, auto distrutte dal crollo di case, le strade erano tutte intasate e si erano aperte delle vere e proprie voragini. Ovviamente c'era il panico generale. Siamo tornati con grande fatica nel nostro albergo», racconta ancora Samantha, che è stata una delle prime guardalinee di serie D d'Italia. «Ho ricordato la paura di quando ero bambina e sentii il terremoto del 1980 ma con il terrore di essere fuori dalla mia terra e lontana dai miei cari. Il nostro albergo.- aggiunge ancora la donna -, pur tra i migliori della città, ha subito danni e parte del quinto piano è crollato. Per questo abbiamo deciso di dormire, per così dire, a bordo piscina tutti quanti. Tutti i clienti vicini per supportarci l'un l'altro con il supporto del personale della struttura ricettiva. Le scosse si sono susseguite nel corso di tutta la giornata anche se nessuna, per fortuna, forte quanto quella che ha creato tutti questi danni e morti».

Il gruppo salernitano è arrivato in Marocco con un aereo messo a disposizione dall'azienda e il volo di ritorno era previsto per questa mattina ma non si hanno ancora certezze sulla possibilità di tornare immediatamente in Italia. «Nel tardo pomeriggio di oggi (di ieri - ndr) la situazione almeno a Marrakech è tornata alla normalità tanto che siamo andati nel deserto per partecipare a un evento con gruppi di 17 nazioni diverse. Stando nel deserto - hanno aggiunto le due pollesi - ci fa stare più tranquilli ma ovviamente viviamo con la paura nel cuore e con la voglia di tornare presto, prestissimo, in Italia». Occorre anche aggiungere che il sostegno al gruppo di italiane è stato immediato. «Stiamo bene, lo abbiamo fatto sapere subito ai nostri cari e abbiamo visto tante persone che hanno provveduto a intervenire per aiutare chi era in difficoltà».

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«Non siamo gli unici campani e il terremoto ci ha ricordato molto quanto avvenuto in Irpinia - ha raccontato un'altra appartenente al gruppo -, la stessa potenza e lo stesso rumore. Un boato, poi il silenzio e poi le urla». 

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