Nocera Inferiore, veleni in assise: per la Prefettura è «tutto regolare»

La minoranza aveva chiesto al prefetto un intervento su presunti trattamenti irriguardosi verso i consiglieri

Il Comune di Nocera Inferiore
Il Comune di Nocera Inferiore
di Nello Ferrigno
Venerdì 15 Marzo 2024, 07:00
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Nessuna regola è stata infranta. Tantomeno c’è stato un atteggiamento irriguardoso verso i componenti del consiglio comunale di Nocera Inferiore. È il riscontro della Prefettura di Salerno all’esposto presentato a fine gennaio da Pasquale D’Acunzi, Giovanni D’Alessandro, Antonio Iannello, Antonio Romano e Giuseppe Odoroso, esponenti di una parte della minoranza. I consiglieri avevano chiesto il parere del prefetto Francesco Esposito su «episodi e comportamenti irrispettosi del ruolo dei consiglieri di opposizione». Niente di tutto questo, si legge nella nota firmata dal vice prefetto Roberto Amantea. Per le verifiche degli episodi segnalati, gli uffici prefettizi si sono rivolti al segretario comunale Ornella Nasta.

Secondo quanto ricostruito durante le verifiche, non è stato violato l’articolo 5 del Regolamento comunale sul funzionamento del consiglio comunale in quanto «non sembrerebbero emergere precisi obblighi a far precedere la seduta consiliare con la convocazione della Conferenza dei capigruppo, se non su richiesta del presidente del consiglio comunale, del sindaco o di un capogruppo». «L’organismo, che ha funzione consultiva e non vincolante, non è stato interessato dal periodo evidenziato nell’esposto dai consiglieri da nessuna richiesta o iniziativa riconducibile ad una possibile convocazione», fa presente Nasta. I consiglieri avevano anche evidenziato irregolarità delle riunioni per le risposte alle interrogazioni. «L’articolo 64 del regolamento comunale - si legge nella replica prefettizia - prevede che abbia validità se risultano presenti i consiglieri interroganti. In entrambi i casi, viene riferito, che per le interrogazioni citate, i proponenti hanno comunicato l’impossibilità ad essere presenti richiedendo, poi, successiva trasmissione a mezzo Pec delle risposte».

Ed ancora, sulla tempistica intercorrente tra richiesta e svolgimento delle sedute di question time, «viene fatto presente che la citata fonte regolamentare non risulta prevista se non nell’ipotesi che le interrogazioni possono essere trattate all’inizio della prima seduta consiliare ordinaria successiva alla presentazione». Nell’esposto si era fatto riferimento anche all’atto di indirizzo sul tema della logistica e del retroporto nell’area industriale di Fosso Imperatore.

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Nel riscontro si evidenzia che «è stata inviata a titolo esplicativo la delibera consiliare del 18 maggio 2023, completa dei necessari allegati, così come si è provveduto ad inviare un elenco dettagliato inerente alle richieste di accesso, di cui si lamenta il mancato o incompleto riscontro, per confermare attenzione alle prerogative consiliari».