«Ci sono prove evidenti che dormire cinque ore o meno aumenta molto il rischio di conseguenze negative per la salute - afferma Rebecca Robbins, uno degli autori -, dall'aumento dei problemi cardiovascolari alla riduzione dell'aspettativa di vita». Anche bere un “bichierino” non è d'aiuto. «Può aiutare ad addormentarsi, ma riduce drammaticamente la qualità del sonno - spiega Robbins -. In particolare disturba la fase Rem, che è quella più importante per l'apprendimento e la memoria». Anche quello che russare è innocuo, continuano gli autori, è un falso mito. E' vero che in qualche caso non c'è un problema di salute sottostante, ma è meglio sempre consultare un medico per escludere eventuali patologie come l'apnea notturna. Lo studio ha trovato diverse altre bufale.
Non è vero ad esempio che guardare la tv prima di addormentarsi faciliti il sonno, che ricordare i sogni è segno di buon sonno, che quei cinque minuti in più con gli occhi chiusi dopo che ha suonato la sveglia sono utili, che non importa a che ora si dorma, mentre è importante avere un ritmo regolare, e che se non si riesce a dormire è meglio restare a letto “a oltranza”. «Se non ci si alza si inizia ad associare il letto all'insonnia - spiega l'esperta -.
In realtà ad una persona che non ha problemi servono 15 minuti. se si impiega di più meglio uscire dal letto e fare qualcosa che non impegna la mente. Abbassate le luci e piegate i calzini».