Scuola, sei professori su dieci contro il "tutti promossi"

Scuola, sei professori su 10 contro il "tutti promossi"
Scuola, sei professori su 10 contro il "tutti promossi"
Domenica 11 Aprile 2021, 09:01 - Ultimo agg. 12 Aprile, 08:40
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Nonostante l'anno scolastico sia stato caratterizzato dal covid e dalla didattica a distanza è giusto bocciare lo studente che presenta insufficienze. Quest'anno infatti non ci sarà il «tutti promossi» come lo scorso anno scolastico ma il Consiglio di classe potrà decidere, come previsto dalla normativa, se bocciare o meno lo studente con insufficienze. Il verdetto del sondaggio è chiaro: per il 60% è giusto bocciare gli studenti nonostante il covid e la didattica a distanza. È quanto emerge dal sondaggio condotto dalla rivista specializzata Orizzonte Scuola che ha visto oltre 11 mila utenti - nella quasi totalità docenti - partecipare alla rilevazione.

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Quasi il 40% invece, non ritiene la bocciatura, in tale contesto di emergenza, una soluzione condivisibile.

Anche in un sondaggio condotto nei giorni scorsi da Skuola.net che ha coinvolto sul suo portale 2500 alunni di scuole medie e superiori, prevale leggermente (56%) chi si schiera con il Ministero dell'Istruzione, che non è intenzionato a ripetere il salvacondotto del 2020. Per il 68% di loro, chi si impegna a scuola può farlo anche in Dad. Tra chi invece vorrebbe la promozione certa, il 48% punta il dito contro le difficoltà emotive del periodo, il 30% contro la modalità «limitante» delle lezioni online. La maggior parte degli studenti, comunque, seppure con una percentuale sul filo rispetto al 50 e 50, si mostra favorevole al ripristino di una qualche forma di selezion.

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