Problemi di vicinato per Zurzolo, messaggio anonimo nel giardino: «Hai rotto il c… con sto' sassofono»

Il messaggio ricevuto da Marco Zurzolo
Il messaggio ricevuto da Marco Zurzolo
di Gennaro Morra
Martedì 29 Agosto 2017, 18:47 - Ultimo agg. 30 Agosto, 18:20
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Si sa che per un musicista mantenere rapporti di buon vicinato può essere una faccenda molto complicata. L’esercizio quotidiano con lo strumento, un impegno che può richiedere anche 8-10 ore al giorno, può disturbare le persone che abitano intorno fino a portarle all’esasperazione. Ne sa qualcosa Marco Zurzolo, che ieri sera ha trovato nel suo giardino il messaggio di un anonimo vicino, che su un foglio di carta ha scritto: «X Marco hai rotto il cazzo con sto sassofono».
 
 
 
Il celebre musicista napoletano ha fotografato il foglio scritto a penna e ha pubblicato l’immagine sul suo profilo Facebook, dedicando un pensiero al misterioso mittente del messaggio: «Arrivato ora nel mio giardino. Gentile amico, bastava chiedermelo con educazione, a volte le buone maniere sono la risposta a tutti i nostri affanni. E poi, da quando abito in questo meraviglioso quartiere, incontro gente tutti i giorni che è molto felice della mia presenza e della fortuna che ha nel sentirmi suonare gratuitamente. Ad ogni modo, mi dispiace per te amico mio, ma sono un professionista quindi dalla mattina fino alle 13.00 e dalle 16.00 alle 24.00, considerando che suono nella ZTL (lo spazio teatrale nel quartiere San Carlo all’Arena di cui è direttore artistico – ndr), faccio il cazzo che mi pare, giusto per utilizzare il tuo linguaggio. Tuttavia, sono un signore che crede nell'aristocrazia del popolo Napoletano, se vuoi, ne possiamo parlare, ma in maniera civile e soprattutto palesandoti, altrimenti di cosa parliamo? Salutandoti indistintamente, spero in una riconciliazione pacifica. Vas'».
 


Ovviamente, il post è stato molto apprezzato e commentato dagli utenti che seguono il sassofonista sul social network. In tanti hanno solidarizzato con Zurzolo, chiedendogli di andare a suonare nel loro palazzo, mentre qualcuno fa notare che a chi non ama la musica può dare fastidio ascoltare tutto il giorno un musicista che si esercita, anche se si tratta di un professionista e le sue note possono essere una delizia per i palati fini. E poi tra i vari commenti spunta quello di un’ex vicina di casa, che rammenta con nostalgia i tempi in cui aveva il privilegio di essere lei ascoltatrice involontaria di quelle lunghe esercitazioni: «Io invece ricordo con grande piacere il suono del tuo sassofono che dal quarto piano arrivava al sesto piano al parco Persichetti», scrive Claudia. E Marco Zurzolo la ringrazia per non essersi mai lamentata con lui e suo fratello: «Tu sei un altro angelo come tutti gli amici del parco Persichetti, che hanno ascoltato il contrabbasso di Rino e il mio sax per tanti anni».

 
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