«Ci ero già stato prima delle polemiche sulla pizza - racconta Sorbillo - ma ci sono tornato con piacere non solo perché ci eravamo scritti per fare il punto della situazione ma anche perché siamo amici da otto anni, al di là di Master Chef e del lavoro».
Una serata tra vecchi amici insomma quella tra il celebre pizzaiolo napoletano e lo chef al centro delle polemiche in queste ore per la sua insolita versione della pizza, che a molti non è piaciuta ma che Gino Sorbillo ha difeso fin dall'inizio.
«Sono stato il primo napoletano a mangiare questa sua interpretaizone di pizza - spiega infatti Sorbillo - che rtengo sia stata un tributo, non un voler scippare qualcosa a qualcuno. Del resto, in giro per l'Italia ci sono tanti che fanno pizze che non hanno niente a che fare con la Margherita anche se la chiamano così. Il termine non è blindato, così come la focaccia Margherita. E di contro, uno chef del suo calibro non ha certo bisogno di farsi pubblicità attarverso la pizza».
SIa come sia, Carlo Cracco fin qui non ha dato grande seguito alle polemiche, ma almeno con Sorbillo qualche commento se l'è lasciato sfuggire.
«Carlo - racconta infatti il pizzaziolo - è più che altro perplesso, mi verrebbe da dire anche basito per tutto quello che si è detto e scritto. Ci sono tanti chef famosi che in tutto il mondo realizzano pizze che nulla hanno a che fare con la pizza napoletana, eppure nessuno dice niente. Cracco ne fa una sua, e succede il finimondo. Ma, forse, Cracco sconta un po' il ruolo di cattivo che gli è stato attribuito durante Master Chef: la gente continua ad immaginarselo come il duro della trasmissione, e di conseguenza ritenendolo un personaggio per così dire negativo è sempre pronta a criticarlo».
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