Napoli, Deddy si esibisce a Mergellina: giovani fan in delirio

Un manipolo di ammiratrici in visibilio tra gli 11 e i 22 anni

Napoli, Deddy si esibisce a Mergellina: giovani fan in delirio
di Davide Cerbone
Domenica 15 Gennaio 2023, 10:45
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Il più semplice dei vestiti possibili, una chitarra e una voce, per porgere le sue canzoni al pubblico di Napoli. Un pubblico che anche qui, come nel resto d’Italia, è giovane, molte volte giovanissimo. come e anche più di lui, che ha solo 21 anni. E quasi tutto femminile.

Deddy, al secolo Dennis Rizzi, compare in Largo Sermoneta alle tre di pomeriggio in una “controra” di un gennaio che sembra annunciare la primavera. Ad attenderlo, in questo salotto all’aperto ricavato in riva al mare tra Mergellina e Posillipo, un manipolo di ammiratrici in visibilio tra gli 11 e i 22 anni. Lui si accomoda su un divano nero due posti, il Vesuvio a guardargli le spalle e il golfo a contenere le emozioni, e intona “Il cielo contromano” con gli accordi di un’acustica a sostenere la voce. Loro lo contemplano trepidanti, mentre ricalcano le parole della hit consacrata sul palcoscenico catodico di “Amici”. Dopo un fugace saluto, attacca “Casa gigante”, il nuovo singolo in uscita proprio ieri e già premiato con quattro Dischi di platino e uno d’oro, scritto dal cantautore e prodotto da Okgiorgio, produttore dei Pinguini Tattici nucleari.

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«È un pezzo molto vero, autobiografico, e non è solo una canzone d'amore: spero che dentro questa “Casa gigante” vi possiate ritrovare un po’», auspica Deddy.

Poi domanda: «Questo panorama è stupendo, ma confesso che sono juventino: mi accettate lo stesso?», specificando che no, non vedrà la partita allo stadio «perché il tour promozionale prosegue e domani (oggi per chi legge, ndr) fa tappa a Roma».

 

La risposta non si fa attendere, e sta nello spreco di abbracci che segue la domanda. Benedetta ha 13 anni, abita a Chiaia, e dopo averlo stretto forte gli consegna una lettera e si scioglie in lacrime. «Gli ho scritto che quando mi sento giù le sue canzoni mi danno conforto e mi fanno stare bene», rivela con gli occhi ancora lucidi. «Sento tutta la responsabilità nei loro confronti, ma penso di saperla rappresentare bene. Sono educato e ho tanti buoni sentimenti. Ho fatto il barbiere fino a qualche anno fa, resto e mi sento uno di loro», spiega il ragazzo di Settimo Torinese. E dimostra di avere i piedi abbastanza piantati a terra per non farsi travolgere dalle maree di un mercato, quello musicale, che fluttua nella dimensione dell’intangibile, passando dalla tv ai social senza quasi passare per il supporto fisico. «Oggi è molto più semplice affermarsi, ma è facile anche sparire. Ci vuole costanza, non bisogna mollare mai la presa. Questo - assicura - lo so bene».

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